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Coppia: la gelosia è inevitabile? Fino a quando non incide nella relazione?

23 Novembre 2012 - di Claudia Montanari

ROMA – Ogni coppia di innamorati lo sa: amore fa (quasi) sempre rima con gelosia. Il fatto è che quando siamo una coppia, la nostra mente tende sviluppare un istinto di “proprietà” verso l’altra persona. Ma questo è davvero giusto? E da dove nasce questa idea di possesso? E ancora, la gelosia fa bene alla coppia, e se si fino a quanto?

Per districare questo complesso filo di domande bisogna partire dal presupposto che in una storia d’amore vi è sempre il desiderio, da parte di tutte e due le persone in gioco, di essere perfetto e soddisfare l’altro. Soprattutto all’inizio della relazione, poi, gli innamorati tendono a fidarsi l’un l’altro anche perché legati da un amore “fusionale” che li rende instaccabili. È un vero e proprio amore “esclusivo” in cui la gelosia, almeno quella “seria” non ha spazio.

Tuttavia accade che la coppia debba necessariamente vivere la propria vita non totalmente insieme, complici gli impegni quotidiani come il lavoro o la famiglia. Così la coppia deve vedersela con un “contesto sociale” in cui spesso si sovrappone alle emozioni un nuovo sentimento che può essere “tradotto” con questo pensiero comune:

“L’essere di cui sono innamorato(a) è prezioso. Ho la fortuna di averlo incontrato(a) e non devo lasciarmelo (a) sfuggire. Voglio che appartenga solo a me”.

Non tutti sono capaci a dichiararlo, ma il fatto è che spesso si cade nell’errore di vedere l’altro come un oggetto che si possiede: come si ha una macchina o un bene immobile, anche il sentimento amoroso diventa un bene da proteggere e che si teme possa essere portato via. Ed è proprio da questo momento che ogni sguardo o attenzione del compagno rivolto ad altri viene visto come una minaccia. Si legge su Doctissimo che

“la gelosia spesso non è altro che una banale rivendicazione del diritto di proprietà di fronte a un amore messo alla prova”.

Nonostante questo, non sempre il sentimento di gelosia, soprattutto se ben dosato, può essere una minaccia per la coppia. In un certo qual modo è normale che i partner sperino di stare sempre nei pensieri dell’altro ed è anche normale provare una piccola gelosia se ci si rende conto di essere “messi da parte”. Un tipo di gelosia che, se resta leggera, dimostra solo la buona salute della coppia che prolunga a suo piacimento la fase di seduzione.

Accade però in alcune persone che la paura di perdere il “privilegio” di essere amati diventa una vera e propria ossessione, addirittura da andare a cercare insensate prove di avere un rivale, anche quando non vi è motivo. È proprio questo atteggiamento che rende invivibile una storia d’amore in quanto la “vittima” della gelosia inizia progressivamente a sentirsi soffocare e in trappola dal fatto che ogni suo gesto o parola viene scandagliata dal compagno e desta sospetto. Scrive Doctissimo:

“Il geloso, con la sua diffidenza, soffoca nel partner ogni forma di espressione spontanea, compresa quella dell’amore”.

La cosa fondamentale in un rapporto è sempre il rispetto della libertà altrui, ma a volte questo è difficile da capire. Sebbene nessuno può pretendere diritti sull’esistenza altrui, questo in alcune coppie non è previsto e viene visto il partner in amore come una cosa di proprietà.

D’altro canto, il fatto di non essere geloso non rivela necessariamente indifferenza e mancato sentimento, più semplicemente indica grande fiducia nell’altro e razionalità.

Detto questo, il timore di essere “abbandonati” può essere sintomo di piccole gelosie che però devono essere sensate e dosate, e soprattutto non devono mettere in dubbio la sincerità del partner.