Crisi di coppia, come gestirla

19 Novembre 2021 - di Claudia Montanari

Qualsiasi relazione non è immune dalla possibilità che con il tempo, l’abitudine, le discussioni, lo stress, entri in una crisi di coppia. Tutti i matrimoni e le convivenze nella fase iniziale hanno aspettative positive per il futuro. Mai nessuno pensa davvero al peggio, al fatto che quella magia legata all’amore un giorno possa lentamente sparire. Sposati o conviventi mantenere nel tempo una relazione stabile e forte è abbastanza difficile. Nel momento che si entra in crisi ogni relazione evolve in maniera autonoma e saranno determinanti i valori di base su cui poggia il legame.

In alcuni casi qualsiasi tentativo di recupero sembra inutile, uno dei due partner ha deciso dentro di sé di chiudere definitivamente. In altre relazioni invece la crisi di coppia può rappresentare un nuovo inizio, l’iniezione di una nuova linfa vitale in una coppia che lentamente si stava spegnendo.

La domanda principale da porsi è molto semplice: da dove nasce la crisi di coppia?

Quando si entra in crisi davvero?

Spesso ci si abitua ai segnali negativi che lentamente trasformano la vita di coppia. Per questa ragione raramente succede tutto all’improvviso, senza la presenza di segnali che possono fungere da campanello d’allarme. 

I primi sintomi sono riscontrabili in quelle discussioni su argomenti che prima venivano affrontati con calma e raziocinio. A quel punto sembrano emergere conflittualità dovute ad incompatibilità caratteriali ed alla mancanza di entusiasmo, che lentamente iniziano ad intaccare la comunicazione di coppia che diventa sempre più aggressiva.

La colpa è sempre dell’altro. Nessuno dei due è disposto a scendere a compromessi e questo non fa altro che esasperare la situazione, al punto tale da diventare insostenibile per entrambi. 

In queste occasioni può capitare che si tenti di fuggire da questo tram tram cercando all’esterno quelle emozioni positive che non si avvertono più da tempo nella propria coppia. In altre parole la crisi diventa un terreno fertile per i tradimenti. Una volta giunti a questa fase così strutturata, potrebbe non essere facile recuperare un rapporto a meno che si agisca con forza e determinazione.

Per il bene della coppia, sarebbe necessario un intervento precoce, che vada ad agire sin dai primi segnali di crisi. Solo in questo modo si potrebbe favorire un epilogo decisamente più sereno e meno drastico. 

I segnali della crisi di coppia

Molti studiosi hanno individuato alcuni segnali che potrebbero precedere una situazione di crisi di coppia, per evitare che essa prenda il sopravvento in maniera inesorabile.

Mancanza di condivisione. La routine quotidiana e la vita frenetica potrebbero essere due condizioni deleterie, tali da condurre ad un allontanamento graduale all’interno della coppia. L’essere troppo focalizzati sui propri impegni porta a trascurare altri aspetti, magari più importanti, che potrebbero fare bene al rapporto. Si tratta della condivisione di semplici attimi di quotidianità, come guardare un film, cucinare qualcosa insieme o uscire a fare una passeggiata. A volte, spezzare la monotonia, anche solo per poche ore, potrebbe essere un vero e proprio toccasana. 

Riduzione dei rapporti sessuali. Questo potrebbe essere uno dei segnali più significativi che evidenzia una sorta di crisi sotterranea nella vita di una coppia. Il sesso non deve essere visto solo ed esclusivamente come un atto fisico, fine a se stesso, ma racchiude dentro di se tanti altri significati importanti e profondi. E’ un momento di condivisione, di fiducia reciproca e di assoluta sintonia. L’intimità in un rapporto deve essere gelosamente custodita, come qualcosa di prezioso, perché essa è capace di alimentare e ravvivare il rapporto, come nient’altro è in grado di fare. 

Conflitti costanti. Ogni minima situazione potrebbe rappresentare un motivo per l’inizio di un litigio, anche se del tutto banale. Qualsiasi argomento riesce a scaldare gli animi di entrambi e degenera rapidamente in una discussione forte ed aggressiva, come se fosse una battaglia, di cui entrambi vogliono essere i vincitori. Questo è dovuto alla mancanza di dialogo e di confronto, che porta ad accumulare rabbia e rancore, che finiscono per emergere in tali contesti, attraverso reazioni più accese.

Difficoltà a trovare un punto d’incontro. Generalmente ogni discussione tende a durare ore, o addirittura, giorni, senza arrivare mai ad una fine, se non per sfinimento. Nessuno dei due è disposto ad ammettere di aver sbagliato o di cedere ad un compromesso. Entrambi pensano di avere pienamente ragione, dunque, non riescono a trovare un motivo per cui dover chiedere scusa. Così i litigi finiscono per diventare totalmente improduttivi e non fanno altro che compromettere la stabilità della coppia. 

Assenza di dialogo. L’unico momento in cui ci si riesce a scambiare qualche parole è durante i litigi, fatti di continue ripicche e lamentele. Lo spazio dedicato al partner si riduce giorno dopo giorno e si finisce per non rivolgersi quasi più la parola. Le giornate si riempiono di momenti di imbarazzo, di silenzio e di solitudine, e questo clima non fa altro che accrescere le distanze all’interno della coppia. Questo spesso porta a cercare attenzioni altrove, al di fuori, perché si percepisce un forte disagio e un forte bisogno di essere compresi. La mancanza di ascolto reciproco provoca dei grandi vuoti, che non vengono facilmente colmati, e che finiscono con il rovinare anche il rapporto di fiducia, che deve essere messo alla base della piramide, all’interno di una relazione sana. 

Come agire per allentare la tensione

Il primo fondamentale passo consiste nel prendere consapevolezza della crisi. Essa deve essere percepita da entrambi, non da un solo componente della coppia, altrimenti non porterebbe a nessun risultato. Chiaramente un aiuto professionale può essere di enorme aiuto, ma per quelle coppie che rifiutano di essere aiutate dall’esterno allora bisogna agire tempestivamente.
Bisogna effettuare un’attenta analisi e la messa in discussione di ogni aspetto della relazione, senza tralasciare nulla, perché anche qualcosa di apparentemente insignificante potrebbe avere la sua importanza.  Per cui, occorre un impegno costante nel ricercare le possibili cause che hanno condotto all’insorgenza della crisi. Soprattutto non bisogna arroccarsi sulle proprie posizioni difendendole a spada tratta, bisogna aprirsi, comprendere l’altro, smettere di criticare.
E’ proprio questo il momento basato sul confronto, sullo scambio reciproco di pensieri, quello in cui porsi domande a vicenda. 

Cosa non funzionava? 

Occorre fare un salto indietro nel tempo e ricordare quali sono stati gli ultimi momenti vissuti in serenità, per capire cosa può averli turbati.

Cosa abbiamo sbagliato?

Entrambi devono assumersi le proprie colpe, individuare gli sbagli e cercare di rimediare. Bisogna fare un gioco di squadra, senza decretare perdenti o vincitori. 

Cosa ci faceva stare bene?

Ricordare momenti passati e spensierati, come quelli iniziali in un rapporto, o anche quelli subito precedenti alla crisi, può far riaffiorare pensieri positivi e scaturire la voglia di riviverli. 

– Riusciremo a superare tutto?

Questo è un grande timore che avvertono spesso le coppie, a seguito di una forte crisi. Ci si impegna per cercare la forza di buttarsi tutto alle spalle, ma si vive, almeno all’inizio, con la paura che tutto possa riaffiorare da un momento all’altro. 

– Siamo disposti a perdonarci? 

Indipendentemente da quali siano stati i motivi della crisi, se si sceglie di superare tutto e andare avanti, non devono esserci né rimorsi e né rimpianti. E’ importante lavorare sul concetto di empatia, ovvero di comprendere l’altro, imparando a capire i momenti del bisogno e anche quelli di sconforto.

– Riusciremo a cambiare? 

È inutile negare che il cambiamento non è un percorso facile e, soprattutto, immediato, ma con la giusta dose di pazienza, si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. Non occorre rivoluzionare il proprio carattere, ma serve solamente smussare alcuni lati, che potrebbero essere motivo di incomprensioni o litigi.

Probabilmente questa è la fase più importante di tutte. E’ il momento della verità, in cui ci si guarda negli occhi e ci si mette totalmente a nudo, con la speranza di ritrovarsi nuovamente.
Non è semplice rispondere a tutti questi interrogativi con fermezza e convinzione. Non tutti sono disposti a compiere questo lavoro introspettivo, perché lo giudicano in maniera superficiale o perché credono che non ne valga la pena.

Occorrono sacrifici e forza di volontà per ripartire da zero, ma se alla base di tutto c’è un forte sentimento che lega due persone, tutto sembrerà meno pesante.

Autore: Adriano Rossi Sociologo

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