Raf Simons che ancora non ha capito chi è che sta vestendo

16 Gennaio 2014 - di Claudia Montanari

Sono passati solo 4 giorni dai Golden Globe 2014 e già si è detto di tutto.

Che dopo 25 anni l’Italia torna a vincere un Golden Globe grazie al talento di Paolo Sorrentino.

Che gli anni ’70 sono stati i veri protagonisti della serata, con il film “American Hustle” di David O. Russell che si è portato a casa 3 premi.

Che Tina Fay ha dimostrato ancora una volta di essere più seducente come attrice che sui red carpet e che riesce a conquistare il pubblico più per la sua irresistibile ironia che per gli abiti destinati al tappeto rosso:

Tina Fey

Grazie a Julie Bowen abbiamo scoperto un nuovo abbinamento di colori: ciliegia e viola. Perché nessuno aveva mai pensato prima al ciliegia e viola?

Julie Bowen

 

Che Jennifer Lawrence è una delle attrici di Hollywood più talentuose ed amate del momento, con la sua bellezza che finalmente incarna la femminilità con tutte le curve al punto giusto:

Jennifer Lawrence

Che Jennifer Lawrence non azzecca un look sui red carpet nemmeno per sbaglio. Parliamone un attimo. Perché è vero che Jennifer sia ambasciatrice di Christian Dior ormai da tempo ma quella mina di Raf Simons dovrebbe anche capire che se davanti a te hai una che grida a destra e a manca che “i red carpet sono una tortura” non puoi infagottarla per forza in un meraviglioso abito che lei, appena potrà, se lo tirerà su come se stesse giocando a ruba bandiera nel cortile sotto casa.

Jennifer Lawrence non è una diva come le altre e i suoi vestiti non possono essere come quelli delle altre. Lei, quando va a ritirare l’Oscar, sui vestiti ci inciampa e cade.

E in effetti l’abito ricorda molto quello sfoggiato durante la notte degli Oscar 2013. È passato quasi 1 anno da quel giorno e Jennifer ne ha fatta di strada. Ha consolidato il suo talento e la sua fama di anti-diva e allora perché dover cambiare tipo di abito dal momento che quello precedente le ha portato così tanta fortuna? Perché sì, Raf.

Perché il tuo abito sarebbe perfetto se stessi vestendo una diva di Hollywood normale tutta lustrini e puzza sotto il naso, non una come Jennifer. È come forzare un bambino ad indossare camicia e cravattino. Poi non ci lamentiamo se dicono che l’abito assomigli a quello che Ariel si confeziona da sè con un scampolo di stoffa e un pezzo di corda, e non tanto per l’abito ma per le espressioni delle due:

Jennifer merita un abito che non cozzi con la sua personalità ironica e frizzante e soprattutto che le permetta di muoversi il più possibile perché ricordiamoci che non importa se sarà la notte degli Oscar o i Golden Globe, se Jennifer durante la serata avrà modo di saltare la corda con Julia Roberts e George Clooney che le cantano “mela, arancia, limone, banana”, Jennifer Lawrence salterà la corda.