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Una giusta idratazione riduce il rischio di sviluppare malattie croniche

Una giusta idratazione riduce il rischio di sviluppare malattie cronicheUna giusta idratazione riduce il rischio di sviluppare malattie croniche

Gli adulti che rimangono ben idratati nel corso della loro vita vivono più a lungo e hanno molte meno probabilità di sviluppare condizioni di salute croniche. E’ quanto evidenzia una ricerca pubblicata sulla rivista eBioMedicine. Non viene specificata la quantità di acqua necessaria, ma possiamo a questo punto considerare la famosa raccomandazione degli 8 bicchieri d’acqua come una base di partenza.

Lo studio su oltre 11.000 over 30 ha monitorato i livelli di sodio nel sangue, che aumentano quando si bevono meno liquidi. Hanno scoperto che gli adulti con livelli più alti avevano il 64% di probabilità in più di contrarre malattie croniche come insufficienza cardiaca e ictus, rispetto a quelli nella fascia media.

Gli adulti con livelli più alti avevano anche maggiori probabilità di morire più giovani, hanno detto gli studiosi. I ricercatori hanno usato ricerche precedenti che suggerivano che rimanere idratati può prolungare la vita di qualcuno fino a 15 anni. I ricercatori hanno suggerito che limitare l’acqua porta a danni al DNA e infiammazione, accelerando il processo di invecchiamento.

L’autrice principale, la dott.ssa Natalia Dmitrieva, ricercatrice presso il National Institutes of Health (NIH), ha dichiarato: “I risultati suggeriscono che una corretta idratazione può rallentare l’invecchiamento e prolungare una vita senza malattie”.

Idratazione alleata del cuore.

Bere fra un litro e mezzo e due litri di acqua al giorno è fondamentale, soprattutto per gli anziani, per la salute del cuore, come ha ricordato nei mesi scorsi Umberto Solimene, membro dell’Osservatorio Sanpellegrino e presidente FEMTEC. La scarsità di liquidi all’interno del nostro organismo non solo aumenta la sensazione di sete e compromettere le prestazioni mentali e fisiche, ma potrebbe avere effetti dannosi sulla salute cardiovascolare, causando, ad esempio, un’insufficienza venosa. Si tratta di una malattia che impedisce la circolazione del sangue dagli arti inferiori al cuore, e può essere imputata a vari fattori, tra i quali la disidratazione. Foto di congerdesign da Pixabay.

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