La regina Elisabetta ha preso una decisione radicale contro Harvey Weinstein

La regina Elisabetta ha preso una decisione radicale contro Harvey Weinstein

21 Settembre 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

La regina Elisabetta II ha preso una decisione radicale contro Harvey Weinstein.

Lo scorso febbraio l’ex produttore cinematografico è stato condannato a 23 anni di carcere per abusi sessuali.

Come si legge su Gala la sovrana ha deciso di privare Weinstein del suo titolo di Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico.

La decisione della regina Elisabetta.

“La regina ha ordinato che la nomina di Harvey Weinstein all’Ordine dell’Impero Britannico datata 29 gennaio 2004 sia annullata”.

E’ stato stabilito inoltre che “il suo nome rimosso dal registro dell’Ordine”.

L’alta onorificenza assegnata al produttore resta tale solo a determinate condizioni.

La persona onorata deve essere “un buon cittadino e un modello”.

Il comitato può revocare l’onore quando un destinatario è stato condannato dai tribunali per un reato penale e alla reclusione per più di tre mesi.

La regina Elisabetta ha chiesto che il nome di Weinstein venga “cancellato dal registro dell’ordine”.

Tre anni fa il produttore era stato privato anche di un riconoscimento del 2002 dal British Film Institute.

Il processo a Harvey Weinstein.

Weinstein ha dovuto rispondere degli abusi commessi nei confronti di solo due delle 82 donne che l’hanno denunciato per una serie di violenze iniziate nel 1978.

Tutto è partito da un’indagine seguita ad un reportage del New York Times nell’ottobre 2017, dal quale è poi nato anche il movimento Metoo.

Il quotidiano aveva pubblicato le testimonianze di diverse donne abusate o molestate dal produttore.

“E’ un nuovo giorno per le coraggiose donne che hanno denunciato Weinstein”, aveva commentato il procuratore Cyrus Vance Jr., che aveva dato luce verde al processo.

“Abbiamo un debito di riconoscenza nei vostri confronti”, ha specificato.

Weinstein è stato invece scagionato da altre tre imputazioni.

Tra cui la più grave, atto sessuale criminale predatorio, che avrebbe comportato l’ergastolo.

Le vittime dell’ex produttore cinematografico avranno a disposizione un fondo di risarcimento per un totale di circa 19 milioni di dollari.