Philip Seymour Hoffman in riabilitazione per dipendenza da droga

Philip Seymour Hoffman in riabilitazione per dipendenza da droga

31 Maggio 2013 - di luiss_edalto

LOS ANGELES – L’attore Philip Seymour Hoffman è appena uscito dalla disintossicazione per un problema di droga che gli stava sfuggendo di mano e che voleva disperatamente stroncare sul nascere. Hoffman, premio Oscar come miglior attore nel 2006, aveva già sofferto in passato di tossicodipendenza, contro la quale aveva duramente lottato, restando ‘pulito’ per 23 anni. Parlando al sito di gossip Tmz, ha confidato, però, che più di un anno fa ha avuto i primi cedimenti, iniziando con la prescrizione di alcune pillole, ma in un crescendo, è arrivato a sniffare eroina.

Hoffman premiato per la sua interpretazione in ‘Truman Capote – A sangue freddo’, ha rivelato nell’intervista a Tmz che l’uso di eroina è durato solo una settimana o poco più, ma ha subito capito, coscienziosamente, di avere bisogno di aiuto. Così ha deciso di rivolgersi a una struttura specializzata per la disintossicazione sull’East Coast. Un ricovero di dieci giorni terminato la scorsa settimana. Per Hoffman il centro è “un grande gruppo di amici e parenti” che lo aiuta a trovare il trattamento più adatto per stare meglio e riprendersi. Ottenuti i risultati, Philip Seymour è tornato sul set del suo nuovo film in Europa. (Foto Lapresse).

Una dipendenza per l’eroina, quella droga “tipica” degli anni ’70 che non perdonava. Molto lontano dalle storie di cocaina che si sentono oggi.

Lo stesso Hoffman in una intervista al programma “60 Minutes” rilasciata nel 2006 ha raccontato della sua terribile dipendenza, iniziata poco più che ventenne. Uscito dalla New York University Drama, entrò subito nel vortice dalle tentazioni, rimanendone schiavo. Il risultato fu che a soli 22 anni arrivò la prima disintossicazione. L’attore raccontò:

“Andai perché ero spaventato ero spaventato per la mia vita”.

Quella volta, la prima volta, sembrava che ce l’avesse fatta. Secondo quanto raccontato dall’attore quell’esperienza lo tenne lontano dalla droga per 22 anni. Poi,ora, la terribile ricaduta.