Miriam Leone snob? Risponde all'accusa di Bianca Guaccero

Miriam Leone snob? Risponde all’accusa di Bianca Guaccero

17 Marzo 2016 - di Silvia_Di_Pasquale

Miriam Leone snob? L’attrice siciliana risponde all’accusa di Bianca Guaccero, che lo scorso anno l’aveva accusata di “tirarsela più di Sharon Stone”. Dopo molti mesi, nel corso di un’intervista con il settimanale Grazia, la Iena commenta quella frase critica nei suoi confronti arrivata dalla sua collega. Queste le parole della bella catanese:

“Credo che Facebook sia la versione 2.0 del “cuttigghiu”, il cortile siciliano. Solo che se dici qualcosa sotto casa, alla sua amica, finisce tutto lì. Online invece, diventa una notizia. Ma, se devo essere sincera, non me ne importa niente. Dopo tutto nel mio mestiere sei sempre sottoposta  al giudizio degli altri, non ci faccio più caso”.

Miriam Leone, 30 anni, è nata a Catania il 14 aprile 1985. E’ fidanzata con Davide Dileo, meglio conosciuto come Boosta, tastierista dei Subsonica. L’attrice ha vinto la 69ª edizione del concorso di bellezza Miss Italia nel 2008 e da allora la sua carriera è decollata, arrivando a condurre vari programmi televisivi tra i quali “Uno Mattina Estate”, in coppia con Arnaldo Colasanti. Poi “Mattina in famiglia”. Ha poi recitato in altri film per approdare alla serie di successo 1992, trasmessa in prima tv su Sky, dove lei interpretaVeronica Castello, un’aspirante showgirl disposta a tutto per il successo; è l’amante di Michele Mainaghi, che viene arrestato per corruzione, e Veronica si ritrova a dover cercare qualcun altro che possa raccomandarla per fare carriera in televisione. Nell’intervista con Grazia del suo personaggio dice:

“Cerco di non giudicare anche se penso che chi si vende non si ami. Quando ho approfondito il personaggio di Veronica di 1992, ho incontrato molte donne come lei. C’era chi era felice, chi si guardava indietro con rimpianto, chi mi raccontava che veniva dalla fame e non aveva altro modo di sopravvivere. Non si conosce mai del tutto la vita degli altri, non tanto da giudicarla, almeno”.