Meghan Markle, il siero viso idratante amato dalla duchessa

Meghan Markle si affida (anche) alle terapie alternative

4 Aprile 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

LONDRA – Meghan Markle e il principe Harry sono stati fotografati all’uscita di un negozio che vende prodotti organici, vegani e omeopatici. Lo store in questione è Ilapothecary, situato vicino al Kensington Palace e specializzato in trattamenti per “purificare il corpo, la mente e l’anima”.

Come spiega il sito web del centro, l’obiettivo è tornare alla routine quotidiana con “energie rinnovate, equilibrate e felici”. Per questo, non utilizzano componenti chimici e offrono terapie alternative, tra cui spicca la numerologia, che si basa sulla convinzione che esista una relazione mistica tra numeri, esseri viventi e forze fisiche e spirituali. Meghan, grande appassionata di yoga (siua madre è un insegnante di questa disciplina), ha sempre mostrato un debole per i rimedi naturali e alcuni prodotti omeopatici.

Per portare avanti al meglio la sua gravidanza, ormai agli sgoccioli, Meghan Markle si è anche affidata a una doula, una figura che si può affiancare alla donna nel periodo perinatale, offrendo lei un servizio che non si sovrappone al lavoro dei medici o delle ostetriche, ma che cerca di contribuire al suo benessere psicofisico: una figura indicata come accompagnatrice alla nascita.

Come ricorda il sito dell’Accademia della Crusca, nel 1992 è stata fondata la DONA, Doulas of North America, primo ente con professioniste certificate. Oggi si contano ormai numerose associazioni, diverse delle quali attive anche nel nostro Paese. Antonella Marchi, in Professione ostetrica (2003), spiega ancora più chiaramente il ruolo della doula (p. 25):

“Allora, che cos’è una Doula? È una donna che fornisce supporto psicologico, emozionale e fisico alla partoriente durante tutto il periodo del travaglio e del parto, guidandola e aiutandola a rilassarsi con diverse tecniche di relax […] La Doula non è autorizzata ad eseguire alcun compito clinico-medico […]. Non fa nulla che sia compito del personale medico […]”.