Mangiare cioccolato potrebbe fare bene al cervello

Mangiare cioccolato potrebbe fare bene al cervello

31 Maggio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Mangiare cioccolato potrebbe fare bene al cervello. Lo evidenzia una ricerca pubblicata sulla rivista The Proceedings of the National Academy of Sciences. (Lo studio è finanziato dall’azienda Mars, che possiede una propria gamma di prodotti a base di flavanoli del cacao). Gli studiosi ritengono che alcuni composti presenti nel cacao, specialmente se fondente, facciano bene alla memoria.

I flavanoli, come vengono chiamati, si trovano anche nelle mele, nei frutti di bosco e nel tè verde. I ricercatori delle università di Harvard e Columbia hanno scoperto che i benefici per la memoria derivano dal consumo di 500 mg di flavanoli al giorno, sotto forma di integratore. Eppure esperti indipendenti di nutrizione e medicina preventiva hanno affermato che questa quantità è “facilmente raggiungibile” attraverso la dieta.

Il professor Aedin Cassidy, della Queen’s University di Belfast, ha dichiarato: “Questo è uno studio davvero importante che mostra che la dose di flavonoidi chiamati flavanoli…E’ la chiave per migliorare l’invecchiamento del cervello. La dose necessaria per questi miglioramenti nella salute del cervello è facilmente raggiungibile. Ad esempio, una tazza di tè, sei quadrati di cioccolato fondente, un paio di porzioni di frutti di bosco e mele insieme fornirebbero circa 500 mg“. Una mela da sola può contenere circa 10 mg.

Come è stato svolto lo studio

La ricerca ha coinvolto più di 3.500 adulti, in media di 70 anni. La maggior parte stava già seguendo una dieta sana ricca di flavanoli. Ai partecipanti è stato somministrato un integratore di flavanolo da 500 mg al giorno o una pillola fittizia per tre anni. I volontari sono stati costretti a eseguire diversi test di memoria e hanno compilato sondaggi sulla loro dieta. I punteggi della memoria sono migliorati solo leggermente per il gruppo che ha assunto la pillola di flavanolo. I ricercatori hanno sottolineato però che i flavanoli non hanno “alcun effetto sulle persone che non ne hanno una carenza”.

Il professor Adam Brickman, neuropsicologo della Columbia University, ha sostenuto che i risultati “aumentano la possibilità di utilizzare diete o integratori ricchi di flavanoli per migliorare la funzione cognitiva negli anziani”. Il professor Gunter Kuhnle, esperto di nutrizione e scienze alimentari presso l’Università di Reading e co-ricercatore dello studio, ha descritto i risultati come “entusiasmanti”.

Pareri discordanti

Il professor David Curtis, dell’University College di Londra, ha affermato che lo studio ha dimostrato che “coloro che hanno assunto un integratore di flavanoli per anni avevano all’incirca la stessa funzione di memoria di coloro che assumevano placebo e qualsiasi differenza rientrava nelle aspettative casuali”. Sono quindi necessari ulteriori studi per confermare la ricerca. Fonte: Daily Mail.