Harry, no alla scorta della polizia a pagamento in Uk: Alta corte ha deciso

Harry, no alla scorta della polizia a pagamento in Uk: Alta corte ha deciso

24 Maggio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

Harry non potrà avere la polizia a pagamento quando è nel Regno Unito. Questa la decisione dell’Alta corte di Londra in risposta all’azione legale presentata dal principe, impegnato tramite i suoi avvocati su vari fronti nei tribunali britannici. Il duca del Sussex, non essendo più un reale a tempo pieno, non potrà beneficiare del privilegio che spetta ai restanti membri della royal family.

Una decisione che arriva pochi giorni dopo l’inseguimento da parte dei paparazzi di Harry e sua moglie Meghan Markle a New York. Un incidente sfiorato che ha riportato le menti a quanto accaduto alla madre di Harry, Lady Diana, che ha perso la vita proprio in uno scontro automobilistico. Il duca ha detto agli amici che l’esperienza è stata “la più vicina che abbia mai provato” per capire cosa è successo alla madre il giorno in cui ha perso la vita

Il giudice, dopo aver ascoltato preliminarmente le parti in una precedente udienza e senza entrare nel merito del contenzioso, ha respinto il ricorso presentato dal secondogenito di re Carlo III contro il ministero dell’Interno (Home Office), che gli aveva negato il diritto di pagarsi di tasca propria una scorta di polizia, durante le sue visite nel Regno Unito con la famiglia.

Harry, niente scorta a pagamento. I motivi della decisione della corte

Il pronunciamento della corte ha sposato la motivazione avanzata a suo tempo dall’Home Office, e in particolare del comitato governativo per la protezione dei reali e dei personaggi pubblici (noto come Ravec), che aveva rigettato la richiesta del principe, contestando come irrituale la pretesa di pagare privatamente la forza pubblica.

La polizia potrà dare episodicamente tutela ai Sussex a propria discrezione. Invece gli avvocati del duca avevano tentato di contestare la decisione del Ravec in base a una legge del 1996 che consente al “capo della polizia” di fornire servizi speciali “a pagamento”, ad esempio in occasione di grandi eventi pubblici, sportivi o di intrattenimento. Ma, come ha sottolineato il giudice Chamberlain, i servizi richiesti dal principe “comportano l’impiego di agenti specializzati altamente qualificati, di cui esiste un numero limitato”, pronti anche a rischiare per proteggere le persone sotto scorta.

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