Anastasia torna dopo il cancro: "È rinato non solo il seno ma anche lo spirito"

Anastacia torna dopo il cancro: “È rinato non solo il seno ma anche lo spirito”

8 Maggio 2014 - di Claudia Montanari

LOS ANGELES – Ha sconfitto per due volte il tumore al seno, doppia mastectomia salvifica. E ora Anastacia è tornata più forte di prima, pronta a spaccare di nuovo il mondo con il suo album fresco di uscita. Resurrection, si intitola, ma lei ci tiene a precisare che la resurrezione non c’entra nulla con la sua malattia sconfitta, per ben due volte.

Anastacia ci ha sempre creduto che quel tumore al seno lei lo avrebbe sconfitto di nuovo. Incontrata di passaggio alla Feltrinelli di Milano dove ha partecipato ad uno show dal vivo negli studi Rtl 102.5, Leonardo Iannacci ha intervistato la pop-star la quale ha raccontato i momenti bui durante i quali ha subito la seconda operazione al seno per sconfiggere il cancro, ma anche i momenti di forza e coraggio:

Anastacia, la sua è una meravigliosa resurrezione, non soltanto artistica
«In realtà il titolo del cd è la trasposizione in inglese del mio nome che deriva dal greco “anastasis”, che sta per “rinascita”. Non c’è un vero riferimento, nel disco, ai miei guai di salute»

Però è una strana coincidenza quel titolo, dopo quel che le è capitato
«In realtà non è soltanto il mio seno a essere rinato, ma il mio spirito. È come mi sento dentro ora»

Il singolo Stupid little things che ha anticipato l’album ha avuto un effetto esorcizzante per la sua malattia?
«Sì. Parla di come si debba tentare di dare il giusto peso a quel che ti succede per non farlo diventare molto più grande di quello che è. È tutta una questione di non concentrarsi sulle piccole cose, ma sulle più importanti: famiglia, amore, rispetto, onore»

La sua lotta contro il cancro è stata eroica: ora come si sente?
«La prima volta è stata drammatica, fui costretta ad annullare un tour. Subito dopo il secondo intervento mi sono sentita strana, il mio corpo non era quello di prima, ma ho ritrovato il gusto della bellezza. Che non dipende dalle tette»

Cosa ha pensato quando le hanno diagnosticato per la seconda volta la malattia?
«Stavo lavorando in studio e mi ha raggiunto telefonicamente il medico. Sul display dello smartphone ho visto il suo numero e ho capito tutto»

Non è stato un 2013 felice per lei. Dopo il cancro è arrivato il divorzio da suo marito,Wayne Newton. Ha pensato: che mi sta succedendo?
«Per un attimo, solo per un attimo. Ora ho un nuovo album, il mio lavoro e sono tornata a disegnare vestiti. Una mia passione. Crearli è come cucinare»

Ricorda i suoi inizi?
«Come non potrei? Era il 2000, avevo già 29 anni e non ci credevo più tanto a un futuro nello show-business. Però partecipai da debuttante al talent-show The Cut che andava su Mtv,un classico di quegli anni. L’esibizione andò bene e la sera ricevetti una telefonata: ciao, sono Michael, complimenti, sei stata brava»

Michael chi?
«Era Jackson! Non ci credevo, balbettai qualcosa, ringraziai e rimasi con il telefono in mano»

Chi erano i suoi idoli prima di diventare famosa?
«Adoravo Janet Jackson, Madonna e, soprattutto, Celine Dion. Prima di avere successo pensavo: non avrò mai la voce di Celine, al massimo potrò esibirmi ai matrimoni per pochi dollari. Invece è cambiato tutto da quella telefonata di Michael. Dopo, ho fatto uscire la tigre dalla gabbia»

Tornerà in Italia il primo giugno, a Verona: cosa canterà all’Arena?
«Farò tre pezzi. Sono stra felice perché mi esibirò per la prima volta all’Arena, tempio della musica, con un’orchestra per lo show “Lo spettacolo sta per iniziare”.Mi fa tornare alla mente quando ebbi l’onore di cantare con Pavarotti.Fu fantastico »

Cosa ricorda di Big Luciano?
«Mi confortava sussurrandomi durante le prove: la tua voce funzionerà sempre. Conservo ancora un book con tutte le foto che mi vedono accanto a lui»

Dall’Italia cosa si porterebbe negli States?
«Sono single, quindi un fidanzato! ».