Ambra Angiolini

Ambra Angiolini: “Boncompagni nell’auricolare mi diceva parolacce”

15 Aprile 2015 - di luiss_edalto

ROMA – Quelle parolacce dette per divertimento nell’ormai famigerato auricolare dell’adolescente Ambra Angiolini sono state il veicolo per plasmare un vero personaggio di spettacolo. Sembra assurdo ma Ambra racconta proprio questo: ai tempi di Non è la Rai, Gianni Boncompagni si divertiva a dirle in auricolare delle parolacce che lei in trasmissione censurava, improvvisando e inventando così un programma tutto suo, a soli 16 anni.

Oggi Ambra, attrice di successo e prossimamente sugli schermi con La Scelta, di Michele Placido, racconta cosa le ha insegnato Boncompagni:

“Gianni mi diceva delle cose orribili. Io dovevo presentare mentre lui si divertiva a dirmi cose tremende, parolacce, che non si possono proprio ripetere, e ciò che lo divertiva era che io lo censuravo”.

A Patrizia Simonetti del Fatto Quotidiano racconta:

Peraltro Gianni Boncompagni in una recente intervista a Il Fatto Quotidiano ha svelato che a Non è la Rai nell’auricolare ti sparava delle brutte parole, ma è vero?

Sì, è verissimo, mi diceva delle cose orribili. Io in realtà dovevo presentare quello che c’era da presentare mentre lui si divertiva a dirmi cose tremende, parolacce, che non si possono proprio ripetere, e ciò che lo divertiva era che io lo censuravo, cioè evitavo di dire quella frase o quella cosa che non era proprio il caso di condividere, se non tra me e lui.

Ad esempio?

Alcune volte insultava la signora al telefono e io gli facevo capire che non era il caso, oppure mangiava delle brioches e poi faceva dei rutti ed era una cosa che lo divertiva da pazzi, così dopo il suggerimento, diciamo, parola per parola, è arrivata questa mia doppia autonomia, cioè nel gestire lui e pure il resto. Infatti in regia andava in onda un altro programma con spettatori di élite tipo Carmelo Bene o Pippo Baudo che guardavano lo show da lì e non dallo studio e si rendevano conto che quello che divertiva Gianni era tutta un’altra storia. Ed è per questo che so fare un sacco di cose come la mamma e poi correre a lavorare e poi guidare e andare in teatro.