"Schettino, a La Sapienza lezione su gestione del panico": bufala... a metà

“Schettino, a La Sapienza lezione su gestione del panico”: bufala… a metà

6 Agosto 2014 - di Claudia Montanari

ROMA – Schettino avrebbe tenuto una “lezione” all’Università La Sapienza di Roma, intrattenendo gli studenti in merito alla “gestione del panico”. Questa notizia che sta facendo il giro del web è in realtà una mezza verità, o mezza bufala, come si preferisce.

Come infatti scrive David Tyto Puente sul sito “Bufale.net”, esperto cacciatore di bufale che girano su Internet, la realtà è ben diversa. Si legge:

Schettino non ha tenuto nessuna lection magistralis e non è nemmeno intervenuto in una catedra de La Sapienza di Roma. Era stato invitato, per par condicio, ad un seminario dal titolo “DALLA SCENA DEL CRIMINE AL PROFILING” organizzato dal criminologo Vincenzo Mastrolonardi (titolare della Cattedra di Psicopatologia Forense dell’Università di Roma Sapienza) in un immobile che non aveva niente a che fare con La Sapienza di Roma: il Circolo aeronautica Casa dell’Aviatore in viale dell’Università 20, sempre a Roma. Secondo quanto riporta Wired, il criminologo non voleva nemmeno invitarlo

Insomma, la realtà dei fatti è ben diversa da quella che appare leggendo titoli di blog e testate. Tuttavia, come scrive Simone Cosimi su Wired.it:

“Troppo ghiotta l’immagine di uno dei personaggi più detestabili d’Italia impegnato addirittura in una lectio magistralis. Il periodo, anche: non mi pare si tenga alcunché ai primi di luglio, nelle università italiane, se non qualche esame fuori tempo massimo”

Schettino, tuttavia, risulta il personaggio ideale per creare quelle “mezze bufale” o “mezze verità” che possono destare scalpore:

“Eppure Schettino ci ha abituato a uscite ogni oltre limite, selfie con ammiratrici, telefonate ai familiari delle vittime e candidature all’Isola dei Famosi compresi. Ed è forse questo il punto più delicato: il personaggio è il modello ideale attorno al quale costruire panzane a volontà. Che però, appunto, potrebbero non essere tali. O almeno non del tutto: è insomma il prototipo perfetto per le mezze bufale. Costano meno, circolano meglio. Proprio come in questo caso”

Simone Cosimi ha contatto il criminologo stesso per chiarire i dubbi in merito a questa notizia che non gli quadrava:

“Il quadro, per come lo raccontavano molti colleghi, non mi tornava. Troppi dettagli da una parte, troppo pochi dall’altra. Più che una bufala, insomma, sembrava una notizia gonfiata a dismisura. Così ho contattato Mastronardi per capire com’è andata: “Non si è trattato di alcuna lectio magistralis – racconta da Roccaraso, dove oltre tutto non ha connessione e dice di non aver del tutto compreso cosa si stia  scatenando – e l’intervento di Schettino è stato brevissimo, a commento di una ricostruzione in 3D dell’incidente. Oltre tutto, c’è una differenza fra invitare una persona e chiamarla per partecipare in un contesto scientifico. L’abbiamo interpellato per dire la sua, non abbiamo promosso l’evento. Insomma, ci interessava come protagonista di quel tragico fatto”

Il giornalista chiede anche al criminologo se fosse stato davvero il caso invitare un personaggio così controverso come Schettino:

“Bene, ma nessun dubbio sull’opportunità di coinvolgere un personaggio così controverso, per giunta con un procedimento in atto? “In realtà non l’ho chiamato io – mi dice Mastronardi – ma sono stato convinto da altri suoi colleghi partecipanti al seminario, quel giorno dedicato al giornalismo investigativo, a chiamarlo per par condicio. Per permettergli insomma di dire la sua. A dire il vero, però, ho sperato fino alla fine che non si presentasse”.

Insomma, una realtà molto diversa da quella apparsa sulle testate.

In realtà, come si legge su Bufale.net:

“L’intervento di Schettino in questo seminario è stato molto breve, davanti ad appena un ottantina di persone, il tutto per un commento di una ricostruzione in 3D dell’incidente, quello che lo riguarda. Insomma, nessuna lezione da maestro per la gestione del panico”

La notizia, dunque, corrisponde a tutta quella serie di “mezze bufale” o “notizie gonfiate”, fatte apposta per ottenere consensi.