Lettera dei Talebani a Malala: “Ecco perché abbiamo cercato di ucciderti”

18 Luglio 2013 - di Matthew Di Loreto

ISLAMABAD, Pakistan – Malala Yousafzai, la ragazza colpita alla testa da un’arma da fuoco dei talebani, ha ricevuto da uno dei membri del ramo pachistano dei talebani una lettera di scuse per aver messo in pericolo la sua vita. Nella lettera, Adnan Rasheed, uno dei responsaibili del fallito attentato del 2003 all’ allora presidente pachistano Pervez Musharraf, dice di ssentirsi in colpa per non avere averttito Malala primo dell’ attacco.

“Hai detto nel tuo discorso che la penna é più forte della spada,” scrive Rasheed nella lettera, facendo riferimento al discorso di Malala alle Nazioni Unite della settimana scorsa. “Ti hanno attaccato per la tua spada non per i tuoi libri o la scuola…Se avessi potuto ti avrei avvertito prima,” continua il talebano Rasheed.

Un anno fa, la ragazza pachistana stava tornando a casa da scuola quando degli uomini mascherati le hanno sparato ferendola gravemente alla testa. A Malala venne tesa un’imboscata per via delle sue battaglie a favore dell’educazione delle donne, un programma che i Talebani criticano e combattono aspramente.

La lettera però ha anche un doppio scopo e cioè quello di influenzare l’opinione pubblica in Pakistan. Secondo quanto riporta The Guardian, la giovane attivista politica è stata criticata duramente nel suo paese d’origine e in molti su internet l’hanno accusata di lavorare per la CIA. Lo scopo della lettera, sempre secondo il quotidiano inglese, è quello di giustificare l’uso della forza da parte dei talebani in Pakistan e spostare l’attenzione sui ripetuti attacchi dei droni militari da parte delle forze statunitensi.

“Se gli americani ti avessero colpito con uno dei loro droni, avremmo mai avuto degli aggiornamenti sulla tua salute?” scrive Rasheed nella lettera.