I 7 cibi più a rischio di contaminazione secondo FAO e OMS: cereali in testa
La sicurezza alimentare è una priorità globale, e recentemente un report congiunto di FAO e OMS ha messo in luce i sette cibi più a rischio di contaminazioni microbiologiche. Contrariamente alle aspettative comuni, il pollo non figura in questa lista. Invece, inaspettatamente, i cereali si sono posizionati in cima a questa classifica, suscitando nuove preoccupazioni in materia di sicurezza alimentare.
Il report intitolato “Ranking of low-moisture foods in support of microbiological risk management” ha identificato i cereali come i cibi più a rischio tra le categorie a basso contenuto di umidità (LMF). Questo dato sorprendente sfida l’idea comune che gli alimenti a basso contenuto di umidità siano a lunga durata e sicuri dal punto di vista microbiologico.
Nonostante la resistenza di solito attribuita agli alimenti LMF contro la crescita dei microrganismi, il report ha sottolineato che le contaminazioni possono persistere per lunghi periodi. Anche una minima contaminazione può portare a malattie, specialmente in presenza di temperature elevate che favoriscono la proliferazione di microrganismi.
Le sette categorie di cibi LMF a rischio, secondo il report, includono:
Ciascuna categoria è stata valutata in base alla produzione, al consumo, al commercio internazionale e al peso della malattia associato.
La revisione ha identificato nove rischi microbici, tra cui Salmonella, Staphylococcus aureus, Listeria monocytogenes e altri, valutando il loro impatto sulla sicurezza alimentare.
Secondo l’analisi dei dati compresi nel periodo 2014-2016, i cereali sono al primo posto per il rischio microbiologico, seguiti da prodotti proteici essiccati, spezie ed erbe aromatiche essiccate (compreso il tè). La salmonella è emersa come il rischio microbico più comune coinvolto in focolai alimentari, mentre il Bacillus cereus è stato associato a incidenti minori derivanti dai cereali.
Gli esperti sottolineano l’importanza di prevenire la contaminazione durante il raccolto, il post-raccolto e la lavorazione attraverso pratiche agricole e di produzione sicure e l’implementazione di sistemi di gestione della sicurezza alimentare come l’HACCP. Queste misure sono fondamentali per garantire la sicurezza alimentare e mitigare i rischi associati a cibi a bassa umidità, specialmente quelli in cima alla lista come i cereali.
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