Quando quel “la” è di troppo. Elsa Fornero si ribella all’articolo femminile: “Dite “Fornero” e basta, così come dite Monti”

16 Gennaio 2012 - di Claudia Montanari

Certo che il suo spettacolo di commozione durante il discorso sulle pensioni non ha giovato al luogo comune che vede nella sensibilità la figura di una donna. Eppure la responsabile del Welfare Elsa Fornero, non ci sta e manifesta tutta la sua indignazione verso qualsiasi atteggiamento maschilista: “Non mi piace quando dite “la Fornero”, oppure “la Littizzetto”. Dite “Fornero” e basta, così come dite “Monti””, ha detto, a chiare lettere, a giornalisti e pubblico del Circolo dei lettori di Torino. «L’Italia – ha poi aggiunto in un secondo passaggio – è talmente poco abituata ad avere donne con ruoli di responsabilità, che vi posso assicurare che quello che non va giù è che noi ci parliamo in modo molto civile, invece volete che litighiamo a tutti costi. Ci volete vedere litigare».

Pi, anche se in tono scherzoso, l’ha detto: “Non farò il ministro una seconda volta, un’esperienza può bastare” e, rivolgendosi a Emma Bonino ha concluso: “Tu, che hai fatto il ministro due volte, anzi no una…. beh, ti sarà bastata e basterà anche a me. Le istituzioni italiane, compreso il mercato, portano a escludere il lavoro delle donne. Così non si va avanti. Bisogna organizzare meglio il mercato del lavoro, per avere più inclusione dei giovani, delle donne e dei più anziani, gli over 50, superando le distanze tra nord e sud”.

Un discorso prettamente anti maschilista quello (della) Fornero, in cui denuncia le differenze tra uomo e donna in Parlamento ma, più in generale, nel mondo del lavoro. Ci chiediamo quanto possa servire però voler abolire il timidissimo articolo femminile singolare, se poi (rivolgendosi (alla) Bonino) faccia trasparire le sue fragilità di donna nell’annunciare che questa esperienza sarà decisamente per lei la prima e l’ultima.