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Crisi, torna il baratto: formaggi e vino pagati con oggetti di moda

13 Maggio 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – In tempo di crisi gli italiani si ingegnano per cercare di risparmiare il più possibile. Non solo sono tornati in auge mercatini e bancarelle, ma un nuovo vecchio metodo di “pagamento” si fa sempre più spazio in un momento difficile come questo: il baratto.

E così ecco che formaggi, salumi, frutta e vino vengono pagati con scarpe, orologi, quadri, libri e cd: il baratto piace non solo perché aiuta in tempo di crisi, ma anche perché sostiene l’economia reale contro i disastri provocati dalla finanza.

 
E’ questa la filosofia che ha ha ispirato Coldiretti nell’organizzare a Milano “il primo mercato del baratto per spesa a costo zero “nel fossato del Castello Sforzesco.
 
Lo scambio di merci senza moneta è una idea che piace a 3 italiani su 4, secondo un’indagine svolta da Coldiretti. Il successo dello scambio di merci senza moneta – ricorda Coldiretti – è testimoniato dal fiorire di iniziative in questo senso: si va dagli “swap party” (dall’inglese to swap, scambiare), veri e propri mercati del baratto, agli “swap shop”, i negozi del riciclo di lusso dove si scambiano oggetti e vestiti alla moda che non si utilizzano più, ma anche libri e musica. E a proposito di libri, sempre più diffuso è il fenomeno del “bookcrossing”, ossia dello scambio di volumi rilasciando libri nell’ambiente affinché possano essere ritrovati e quindi letti da altri, che a sua volta poi possono farli proseguire nel loro viaggio.