Salute

Grasso sulla pancia, chi lavora di notte ha una maggiore tendenza al sovrappeso

ROMA – Riuscire a ridurre il grasso sulla pancia non è una questione puramente estetica ma riguarda soprattutto la salute. Il grasso localizzato sulla pancia, infatti, è quello più pericoloso per il nostro organismo in quanto può incidere sul funzionamento di molti ormoni importanti. E’ stato dimostrato che chi accumula una grande quantità di grasso sulla pancia, risulta più a rischio di problemi di salute tra cui pressione alta, diabete, sindrome metabolica e malattie cardiache. Ora, una nuova ricerca ha dimostrato che gli orari in cui siamo svegli possono incidere sul grasso sulla pancia.

Nello specifico, chi lavora di notte o viaggia spesso incrociando diversi fusi orari può avere una maggiore tendenza al sovrappeso e a soffrire di infiammazione intestinale. La causa è stata oggetto di numerosi studi, e ora una ricerca dello Champalimaud Center for the Unknown a Lisbona ha scoperto che la funzione di un gruppo di cellule immunitarie, che contribuiscono fortemente alla salute dell’intestino, è direttamente controllata dall’orologio circadiano del cervello. I risultati sono stati pubblicati su Nature.

Quasi tutte le cellule del corpo hanno un meccanismo genetico interno che segue il ritmo circadiano. Anche se questi ‘orologi’ cellulari sono autonomi, devono essere sincronizzati. Tra la varietà di cellule immunitarie nell’intestino, il team ha scoperto che quelle linfoidi innate di tipo 3 (ILC3), che aiutano a combattere le infezioni e controllano l’integrità dell’epitelio intestinale, erano particolarmente sensibili ai cambiamenti dei geni di questo ‘orologio’ interno. Il loro numero diminuiva sensibilmente quando il normale ritmo circadiano veniva interrotto. Andando alla ricerca delle cause, gli studiosi hanno compreso che alle cellule mancava una sorta di ‘etichetta’, un ‘codice di avviamento’ molecolare. Per localizzarsi nell’intestino, infatti, le ILC3 devono esprimere una proteina che funziona come un codice postale molecolare. Questa ‘etichetta’ indica loro dove ‘migrare’. In assenza degli input circadiani del cervello, non sono in grado di raggiungere la loro destinazione. Secondo Henrique Veiga-Fernandes, autore principale della ricerca, i risultati chiariscono perché la salute dell’intestino venga compromessa in chi è abitualmente attivo durante la notte. “Durante il periodo attivo – sottolinea – l’orologio circadiano del cervello riduce l’attività delle ILC3 al fine di promuovere un metabolismo lipidico sano. Ma l’intestino potrebbe essere danneggiato durante l’alimentazione, quindi l’orologio circadiano del cervello indica loro di tornare”.

Claudia Montanari

Recent Posts

Taglia 46 e stile impeccabile: i brand che valorizzano (davvero) le donne curvy

I brand che valorizzano (davvero) le donne curvy: taglia 46 e stile impeccabile. Tutto quello…

29 minuti ago

La Promessa, spoiler clamoroso: chi è il vero padre di Curro

Le anticipazioni de La Promessa lasciano davvero di stucco: presto si scoprirà chi è il…

6 ore ago

Il borgo uscito da una fiaba: le case colorate sul mare e un centro di pietra intatto

Tra storia millenaria, tradizioni popolari e paesaggi mozzafiato, il borgo si distingue per cultura, artigianato…

12 ore ago

Tech neck, lo smartphone invecchia il collo di 10 anni: 5 esercizi per evitarlo

L’uso intensivo di smartphone e tablet causa dolori cervicali e accelera l’invecchiamento cutaneo del collo.…

1 giorno ago

La Notte nel Cuore, altro colpo di scena: Canan si riprende tutti i suoi soldi

Nuovo colpo di scena nella soap La Notte nel Cuore, che porterà scompiglio negli equilibri…

1 giorno ago

Se non sai cosa metterti a Natale, ci pensa Action: questo splendido abito costa solo 6 euro

All'outfit di Natale quest'anno ci pensa Action, che ha messo in promozione uno splendido abito…

2 giorni ago