NAPOLI – Per proteggere il proprio fegato e allontanare il rischio di diabete l’olio di oliva è un vero alleato: bastano quattro o cinque cucchiaini al giorno per ottenerne i benefici. Merito degli acidi monoinsaturi, che riducono l’accumulo di grasso nel fegato, problema che colpisce l’80 per cento dei malati di diabete di tipo 2, il più diffuso.
Una ricerca della Società italiana di diabetologia (SId) dell’Università Federico II di Napoli ha dimostrato che le persone che soffrono di diabete di tipo 2 e seguono una ricca di acidi grassi monoinsaturi, tra cui non solo olio d’oliva, ma anche la frutta secca, hanno una riduzione dell’accumulo di grasso nel fegato del 25-30% in due mesi.
Il motivo è probabilmente da ricercarsi nella spinta che l’olio dà al fegato a consumare più grassi.
Attraverso questo tipo di dieta, unita ad una moderata attività fisica e ad un’alimentazione equilibrata, si riesce quindi ad abbassare le cosiddetta “steatosi epatica”, legata all’insulino-resistenza, e coinvolta nel peggioramento del diabete.
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