ROMA – Il momento ideale per un caffè? Tra 9:30 e le 11:30 del mattino. Prenderlo dopo può avere delle controindicazioni, e soprattutto la caffeina può dare assuefazione. E’ la tesi del neuroscienziato Steven Miller riportata da Popular Science.
Fare attenzione al momento della giornata in cui si beve il caffè, afferma Miller, evita di diventare troppo tolleranti alla caffeina, come succede se si assumono troppi antibiotici o antidolorifici: a lungo andare il nostro fisico diventa resistente al loro effetto, rendendoli inefficaci.
Come non va bene prendere degli analgesici postoperatori contro un mal di testa, allo stesso modo, è la tesi di Miller, non bisognerebbe bere il caffè quando il nostro cervello e il nostro corpo sono naturalmente svegli e attivi. Il rischio? Non avere più alcun beneficio quando si è stanchi e si cerca in una tazza di caffè un po’ di forza per affrontare la giornata.
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