ROMA – Movimento, movimento, movimento. Fare sport non fa bene solo al fisico, ma anche alla memoria. Sei settimane di intensa attività fisica – brevi sessioni nell’arco di 20 minuti – portano miglioramenti significativi nella cosiddetta memoria ad alta interferenza, quella che, ad esempio, ci consente di distinguere la nostra auto da un’altra della stessa marca e modello. Non solo: chi è più in forma fisicamente sperimenta un aumento del fattore neurotrofico cerebrale, una proteina che supporta la crescita, la funzionalità e la sopravvivenza delle cellule cerebrali. È quanto emerge da una ricerca della McMaster University, in Canada, pubblicata su Journal of Cognitive Neuroscience.
Gli studiosi hanno preso in esame 95 adulti sani, che per sei settimane hanno svolto allenamento fisico, in alcuni casi combinato con un training cerebrale, oppure sono rimasti sedentari. Sia nel caso di coloro che hanno svolto esercizio che in quello in cui all’attività fisica è stato combinato al training cerebrale risultavano migliorate le prestazioni di memoria ad alta interferenza, a differenza di quanto accadeva nel gruppo di controllo. Ora gli studiosi stanno analizzando gli anziani: come spiega l’autrice della ricerca Jennifer Heisz, infatti, “un’ipotesi è che si osserveranno maggiori benefici su di loro, dato che questo tipo di memoria diminuisce con l’età”. (Ansa).
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