Chemsex, droghe e sesso per giorni: moda a rischio Aids

Chemsex, droghe e sesso per giorni: moda a rischio Aids

10 Novembre 2015 - di Mari

LONDRA -10. Spesso senza alcuna precauzione. E dal Regno Unito, dove questa tendenza è sempre più diffusa, i medici lanciano l’allarme: aumenta il rischio di Hiv, epatite e altre malattie sessualmente trasmissibili.

Gli esperti del Sistema sanitario nazionale britannico sottolineano un altro fattore importante del chemsex: il rischio di danni mentali dovuti alla dipendenza da droga. 

Ma che cosa sono esattamente queste nuove droghe di cui si fa uso durante il chemsex? Il mefedrone e i cristalli di metanfetamine sono degli stimolanti che aumentano il battito cardiaco e la pressione, producendo euforia ed eccitazione sessuale, mentre il ghb è un potente disinibitore e un lieve anestetico. Chi prende queste droghe segnala di avere prestazioni sessuali migliori, con meno inibizioni e maggiore piacere. Molti sono uomini , alcuni sostengono che le droghe li aiutino a gestire sentimenti negativi, come la mancanza di fiducia in se stessi, l’omofobia e lo stigma sul loro essere sieropositivi.

I ricercatori britannici hanno analizzato i dati di uno studio europeo sugli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini. Di 1.142 risposte raccolte a Londra, circa un quinto ha detto di aver fatto chemsex negli ultimi cinque anni, e un decimo nell’ultimo mese. Tuttavia molti cercano aiuto per temi legati alla salute. Gli effetti e i danni alla psiche possono essere infatti gravi e anche permanenti. Diverse persone riportano di perdere giornate intere, di non dormire o mangiare anche per 72 ore, senza contare il rischio di contrarre infezioni e malattie come hiv ed epatite C. In media i dati riportano infatti cinque partner a sessione, molto spesso senza protezioni.

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