Monica Bellucci: “Non credo nella fedeltà, ma nell’amore”

25 Marzo 2012 - di marina_cavallo

ROMA – Monica Bellucci crede nella “fedeltà del cuore”, meno in quella “del corpo”. Femme fatale e musa ispiratrice di molti registi, l’attrice si racconta in un’intervista a Repubblica. Parla del suo rapporto con Vincent Cassel, dei suoi 48 anni, della sua bellezza.

“Io non credo nella fedeltà, io credo nell’amore”. E ancora: “Io non voglio sapere. Non è che chiamo per sapere. Lo ripeto: a me interessa l’amore, del resto meglio non chiedere. Quel che importa è l’amore, stop. Sapere che quella persona c’è, se hai bisogno c’è. Però alla fedeltà ci credo di meno. La fedeltà del cuore è qualcosa in cui credo di più che alla fedeltà del corpo. Tradire carnalmente è meno grave”.

Continua: “Purtroppo non c’è una legge che tenga insieme due persone, o un contratto che le obblighi. Magari ci fosse: la seguiremmo e sapremmo tutti dove andiamo. E invece non sappiamo nulla, e quindi anch’io faccio così, anch’io vado avanti giorno per giorno. Un rapporto di coppia funziona o non funziona, e non c’è dato sapere fino a quando. L’unica cosa sicura nella mia vita sono le mie figlie; io sono italiana e per noi italiani la famiglia è tutto, in particolare i figli. Il resto viene dopo”.

Sulla gelosia aggiunge: “Non mi piace essere categorica e non mi piacciono le maestrine. Spiego meglio. Attenzione: non è che non sono gelosa. È chiaro che un attore capisce meglio un’attrice e viceversa. Ma è chiaro anche che se mio marito ha una scena sensuale con una donna che trova attraente, sicuramente recita meglio. Quello che posso aver detto in passato è che fare lo stesso lavoro a volte aiuta. Ma non necessariamente: ci sono tante mie colleghe sposate con uomini che fanno tutt’altro mestiere e va bene lo stesso”.