Gwyneth Paltrow: “Donne, volete una famiglia? Rimanete a casa”

2 Febbraio 2012 - di luiss_edalto

LONDRA – Vuoi una famiglia? Figli, un marito, questo genere di cose? Allora stai a casa. La teoria, un ritorno al passato di qualche decennio, non è la conclusione sul tema “donne-lavoro”di un’operaia sfiancata dai turni in fabbrica, dal mutuo, dai suoceri malati, dai figli da mantenere e da una casa da pulire. La sortita proviene da Gwyneth Paltrow, attrice da svariati milioni di dollari a film (mestiere che per altro non obbliga a turni quotidiani massacranti), con l’hobby della cucina e del benessere, sfogato su un blog, un marito milionario a sua volta e due bambini.

Ad Harper Bazaar la Paltrow ha svelato la ricetta del suo matrimonio perfetto: “Ho due bambini che vanno a scuola. Voglio mantenere il mio matrimonio e la mia famiglia, quindi devo essere a casa quando mio marito torna a casa”. Quindi, riassumendo, per far funzionare il tutto bisogna dedicargli tempo. Tempo, presenza, energie che (essendo la giornata necessariamente composta di 24 ore) si devono sottrarre alle attività fuori casa. Giusto, il dono dell’ubiquità non è riservato a noi umani. Ma chi deve fare questa “rinuncia”, ammesso che sia una dolorosa privazione e non una libera scelta? La donna, naturalmente. Non l’uomo. Ruoli precisi: lui lavora, lei a casa. Guai a invertire, o anche solo a mixare. La felicità “made in Paltrow” ha regole precise.