Salmone in gravidanza protegge il bimbo dall'asma

Salmone in gravidanza protegge il bimbo dall’asma

7 Aprile 2016 - di Mari

LONDRA – Mangiare salmone durante la gravidanza protegge il nascituro dall’asma. I bambini, infatti, corrono un rischio minore fino a cinque volte di soffrirei di allergie se la loro mamma ha mangiato pesci ricchi di acidi grassi omega 3 (come, appunto, il salmone).

E’ quanto rivela uno studio condotto dal professor Philip Calder della University of Southampton, e presentato al Congresso “Experimental Biology” di San Diego, in California.

Nello studio sono state seguite oltre cento donne incinte. Ad alcune di loro è stata fatta seguire una alimentazione ricca di pesci grassi, alle altre no. E se quando il bimbo aveva solo sei mesi non sono emerse particolari differenze, quando sono stati fatti gli stessi test sui bimbi a tre anni si sono riscontrate notevoli differenze.

Merito degli acidi grassi, che hanno una funzione protettiva nei confronti delle allergie e di alcune malattie come il morbo di Chron. Ovviamente il salmone va mangiato piuttosto spesso: due volte alla settimana, secondo i ricercatori britannici.

Gli esperti hanno infatti seguito un gruppo di gestanti chiedendo a metà di loro di consumare salmone due volte a settimana a partire dalla 19/ma settimana di gravidanza. Dopo il parto i bebè sono stati monitorati per il rischio allergie ed asma fino al compimento del terzo compleanno.

È emerso che, per quanto nel primo anno di vita non fosse rilevabile nessuna differenza nel rischio di allergie fra i due gruppi di neonati, a due anni e mezzo i bambini le cui mamme avevano mangiato salmone due volte a settimana risultano presentare un rischio minore di asma; o in altri termini i bimbi delle mamme che non avevano mangiato salmone in gravidanza hanno una probabilità maggiore di vedersi diagnosticata la malattia.

Questo studio, concludono gli autori, evidenzia un ulteriore legame tra nutrizione della donna in gravidanza e ricadute sulla salute futura del bebè, in particolare sul buon funzionamento del suo sistema immunitario.