Usa, dietrofront della scienza: “Igienisti, vi sbagliate: i germi fanno bene ai bambini”

22 Maggio 2013 - di Mari

NEW YORK – Germi e bambini? Non si storca il naso: è un connubio che può far bene. Il dietrofront arriva dagli Stati Uniti. E la teoria viene pubblicata dal magazine del New York Times con una copertina che la dice tutta: un cane che lecca in faccia un bambino.

Il messaggio è chiaro: essere un po’ più sporchi aiuta a mantenere e far crescere l’equilibrio dei microbi che vivono dentro e sopra di noi.

L’autore dell’articolo è Michael Pollan, docente di giornalismo alla Berkeley University of California. Pollan firma il servizio definendosi non più un semplice uomo ma un ‘superorganismo‘ da quando il laboratorio del BioFrontiers Institute della University of Colorado, a Boulder, gli ha sequenziato il ‘microbiome’, quello che lui ha chiamato ironicamente il suo secondo genoma, cioè quello dei microrganismi che vivono nel suo corpo e che si può modificare continuamente.

Il secondo genoma è composto da centinaia di specie di microbi, per oltre 100 milioni di batteri. Per ogni cellula vivente del nostro corpo abbiamo 10 microbi residenti, commensali, altri mutualistici (cioè che ci aiutano) e, in pochi casi, patogeni. Se questi microbi stanno bene anche noi siamo in salute. Dopo anni di inviti a lavarci di più è stato sperimentato uno stile di vita microbi-sostenibile, spiega Pollan.

Tra i consigli concreti degli esperti, evitare se possibile di somministrare antibiotici ai bambini; essere più rilassati riguardo all’igiene di casa; far giocare i bambini con gli animali e nella terra; consumare probiotici e cibi fermentati, che incoraggiano la crescita di batteri buoni.

(L’immagine di copertina del New York Times Magazine)

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