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Boldrini: “No Miss Italia su Rai? Scelta moderna e civile”

16 Luglio 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – “È una scelta moderna e civile” quella fatta dalla Rai di non voler trasmettere Miss Italia.

La presidente della Camera Laura Boldrini, nel corso del suo intervento a un convegno alla Camera del Lavoro di Milano dedicato alla violenza sulle donne e, più esattamente, all’immagine e al potere, è molto chiara sull’argomento: “In televisione c’è una par condicio che viene violata assai più frequentemente ed è quella tra i generi e la loro rappresentazione. Qualche segnale importante però sta arrivando: penso alla decisione della Rai di rinunciare quest’anno a Miss Italia, per la quale ho già espresso il mio apprezzamento alla presidente Tarantola” ha detto Laura Boldrini.

L’auspicio del presidente della Camera è che la scelta della Rai ”faccia da calamita a tutte le altre tv e in network italiani”. Boldrini ha poi aggiunto che ”qualcuno si è lamentato di questa scelta come se si trattasse di un clima di austerità cupa e bacchettona. Io credo invece che ci si debba rallegrare di una scelta moderna e civile”.

Laura Boldrini parla anche in merito al tema delle immagini femmini in pubblicità e televisione: “Solo il 2% delle donne in tv parla, esprime pareri, il resto è muto e svestito” sostiene. Il suo auspicio è che “il servizio pubblico sappia trovare anche forme di collaborazione con la scuola italiana” proprio sul tema della violenza sulle donne e sugli stereotipi femminili.

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In giro per l’Europa, “non è abituale usare donne seminude per vendere yogurt, televisori e valigie. Così come sarebbe difficile vedere in onda uno spot in cui papà e bambini stanno seduti a tavola, mentre la mamma in piedi serve tutti“. Tornando a Miss Italia, “spero che ragazze italiane possano avere, per farsi apprezzare, altre possibilità – anche televisive – che non quella di sfilare numerate”.

A queste parole risponde l’organizzatrice della kermess Patrizia Mirigliani, che difende il programma rivendicando la ”valorizzazione della bellezza nazionale” come compito perseguito ”con etica e correttezza da ben 74 anni”. Anzi, dice Patrizia Mirigliani, vorrei incontrare la Presidente ”per renderla partecipe di quanto Miss Italia abbia fatto per le donne, ovviamente in un settore a lei poco conosciuto. Forse l’on. Boldrini non sa che in questi giorni centinaia di Comuni italiani, associazioni e gruppi della nostra società stanno organizzando i tradizionali, dignitosissimi spettacoli di Miss Italia che ogni sera riempiono le nostre piazze coinvolgendo centinaia di migliaia di persone”.

Le protagoniste “sono cinquemila ragazze -conclude Patrizia Mirigliani- che liberamente si sono iscritte e che partecipano – né nude né mute – per conquistare quella visibilità che nessun altro evento mette loro a disposizione in maniera così seria e pulita. Esattamente come hanno fatto le numerose ragazze che oggi lavorano in Rai, nella moda e nella pubblicità”.

Si dice ”esterrefatta dalle parole della presidente Boldrini”, la Miss Italia dell’edizione 2000, Tania Zamparo. “Siamo un paese libero e ognuno può dire quel che vuole -aggiunge Zamparo- ma da una carica istituzionale così importante quelle parole suonano comunque poco rispettose delle migliaia se non milioni di ragazze che dal 1939 ad oggi hanno partecipato al concorso. Ragazze in gamba, lavoratrici, professioniste, molte laureate, molte che hanno fatto carriera in maniera limpida nel mondo dello spettacolo e tutte che hanno fatto, con grande dignita’, un concorso che fa parte della storia e del costume italiani”.