ROMA – Udito, per preservarlo meglio stare attenti a cuffie, alcolici, fumo e bastoncini di cotone per pulire le orecchie. A dirlo, in un’intervista a Paola toro del Centro, è Claudio Caporale, direttore del reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Pescara.
Caporale ricorda l’importanza dei controlli e della prevenzione non solo dopo i 65 anni, quando l’udito è più a rischio, ma anche prima. Anche perché soprattutto nei Paesi industrializzati, con inquinamento acustico e cattivi stili di vita, i rischi per l’udito sono in agguato. Ma quali sono gli esami da fare?
“Anzitutto una visita otologica per un’indagine di primo livello, eventualmente poi da approfondire, ed un esame audiometrico. Spesso il vero problema è il tempo che intercorre tra la presa di coscienza del problema, cioè il non sentire bene, e l’indagine: passano anche 10 anni”.
Oltre ai controlli medici, però, i disturbi all’udito si possono prevenire anche con semplici accorgimenti quotidiani, come spiega sempre il dottor Caporale:
“Bisogna evitare l’esposizione a rumori intensi ed il sostare per lungo tempo in ambienti troppo rumorosi. Poi l’assunzione di alcol, fumo, droga e sale non aiutano, ed inoltre bisogna stare attenti anche all’igiene: l’utilizzo troppo approfondito dei bastoncini di cotone per pulire le orecchie può causare danni seri. Quanto ai giovani, tutte le sorgenti sonore che superano gli 80 decibel, compreso l’utilizzo delle cuffie, possono causare traumi acustici acuti”.
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