ROMA – Sigarette elettroniche, gli pneumologi vanno cauti: “Mancano dati certi sulla loro efficacia e sicurezza”. Per questo chiedono nuovi studi indipendenti a medio e lungo termine. L’appello arriva da Francesco Blasi, presidente della European Respiratory Society, l’associazione che riunisce gli pneumologi europei.
Blasi sottolinea: ”Mi sembra ragionevole proprio per questo il parere espresso dal Consiglio superiore di Sanità, che prevede il divieto nelle scuole e durante la gravidanza. Non esistono studi che ci dicano che effetti possono avere sull’organismo, soprattutto nel lungo termine, e non è neppure provato, come spesso si è detto, che servano a far smettere di fumare”.
Per questo motivo gli pneumologi chiedono studi indipendenti, “magari finanziati a livello europeo, che quindi porterebbero le sigarette elettroniche ad essere controllate alla stregua dei farmaci”.
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