Salute

Poco sonno o troppo collegati a un rischio di pressione sanguigna alta

Brevi periodi di sonno, sonnellini diurni o periodi di sonno prolungati sono stati collegati a un aumento del rischio di pressione sanguigna elevata e malattie cardiovascolari. Lo evidenzia un nuovo studio del Baker Heart and Diabetes Institute. La ricerca, pubblicata su Nature Communications, è la prima a dimostrare che, indipendentemente da altri fattori tra cui età, sesso e indice di massa corporea, i comportamenti che alterano il ritmo circadiano hanno un effetto negativo sulla pressione sanguigna.

“Abbiamo scoperto che la compromissione della salute del sonno o il lavoro notturno sono associati a un’elevata pressione sanguigna sia nei maschi che nelle femmine e in tutte le fasce d’età”, ha affermato Morag Young, responsabile dello studio e capo del laboratorio di endocrinologia cardiovascolare del Baker Institute. “Quello che abbiamo scoperto è che avere ritmi circadiani anche leggermente fuori sincrono hanno un impatto negativo sulla pressione sanguigna“.

Sette ore di sonno sono risultate essere la durata ottimale del sonno per mantenere una pressione sanguigna sana“, ha affermato il Prof. Young. “Abbiamo scoperto che anche il sonno troppo poco (meno di sette ore) e il sonno eccessivo (più di sette ore) per gli adulti hanno avuto un impatto negativo.

“Le sfide che interrompono l’anticipazione dei cicli giornalieri luce-buio, l’assunzione di cibo e gli stimoli di attività indotti da fattori comportamentali e di stile di vita non tradizionali, come il lavoro a turni, possono avere un impatto negativo sul mantenimento dei normali ritmi biologici a livello sistemico e cellulare, in tal modo compromettendo la funzione dell’organo,” ha detto il prof. Young. “La pressione sanguigna segue un ritmo circadiano ben caratterizzato, quindi l’interruzione di questo ritmo ha implicazioni significative per gli esiti sulla salute cardiovascolare”.

“Questa ricerca mostra che oltre a questi fattori legati allo stile di vita tradizionale, tra cui dieta, esercizio fisico e consumo di alcol, il lavoro a turni e la durata del sonno inappropriata sono fattori che influiscono sulla pressione sanguigna. Mantenere una durata del sonno e comportamenti del sonno adeguati potrebbe essere un ulteriore modo per ridurre il rischio. di sviluppare ipertensione, in particolare nei lavoratori a turni”. Fonte Medical X Press.

Silvia_Di_Pasquale

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