LONDRA – Il rischio trombosi per chi prende la pillola anticoncezionale è inferiore ai benefici che questo contraccettivo dà. Lo sostiene una nota ufficiale della European Medicines Agency (Ema), l’Agenzia europea del farmaco, che per la prima volta prende posizione sulla relazione tra contraccettivi ormonali combinati (come, appunto, la pillola) e il rischio di tromboembolia venosa (Tev).
I fattori di rischio per questa malattia restano fumo, età, sovrappeso o obesità, emicranie, gravidanze o parti recenti e precedenti casi in famiglia.
La rivalutazione dei contraccettivi ormonali combinati e dei loro benefici da parte del massimo ente europeo per la sicurezza dei farmaci era iniziata lo scorso febbraio, dietro iniziativa della Francia.
Dopo otto mesi il Pharmacovigilance Risk Assessment Committee dell’agenzia (cioè il comitato che si occupa del rischio dei farmaci) è arrivato alla conclusione che l’insorgenza della trombosi rappresenta un evento raro tra le utilizzatrici di pillola.
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