WASHINGTON – Fare volontariato non fa bene solo a chi è aiutato ma anche chi aiuta. E molto concretamente: riduce l‘ipertensione. Lo hanno scoperto gli studiosi del College of Humanities and Social Sciences. Bastano duecento ore di volontariato all’anno per diminuire il pericolo di soffrire di pressione sanguigna alta.
Il volontariato si aggiunge così a quei fattori di stile di vita importanti per il mantenimento di uno stato ottimale di salute, come l’alimentazione equilibrata e l’esercizio fisico.
In particolare a beneficiare degli effetti positivi del volontariato sulla salute sono gli adulti meno giovani. I ricercatori hanno seguito 1.164 adulti di età compresa tra 51 e 91 anni con livelli normali di pressione arteriosa iniziale, sottoposti a screening nel 2006 e nel 2010. Dai dati è emerso che chi aveva effettuato almeno duecento ore annue di volontariato aveva il 40% in meno delle possibilità di sviluppare ipertensione.
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