PADOVA – Le persone over 65 meno fragili sono più protette da infarto e ictus. Tradotto, significa che chi è più sportivo e resistente anche dopo i 65 anni è meno a rischio. Lo dice uno studio dell’Università di Padova, che ha condotto un’osservazione su oltre tremila persone di almeno 65 anni.
I ricercatori hanno scoperto che il rischio infarto cresce al crescere del tempo impiegato dall’anziano a percorrere 4 metri camminando, una buona misura di fragilità. Invecchiando si perdono progressivamente capacità fisiche: ci si muove meno, ci si affatica più facilmente. Queste modificazioni indotte dall’invecchiamento vengono indicate appunto come ‘fragilità’ dell’anziano.
‘La riduzione della velocità del cammino è risultata il più importante fattore predittivo di malattie cardiovascolari durante i 4 anni di osservazione di questi oltre 3000 anziani. La ricerca conferma l’importanza dell‘attività fisica per prevenire le malattie cardiovascolari, suggerendo anche alcuni interventi mirati quali un‘alimentazione corretta e la riduzione dei farmaci. In questo modo, spiegano i ricercatori, si può ridurre il rischio di infarto e ictus negli anziani, o semplicemente negli over 65.
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