Dimagrire, frutta: come mangiarla per saziarti

Dieta, frutta va mangiata lontano dai pasti: falso

12 Marzo 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Nella dieta dimagrante la frutta è una presenza costante. Si sente spesso dire che mangiarla alla fine dei pasti non è una buona abitudine. I motivi che alimentano questa convinzione sono diversi. C’è chi ritiene che il consumo ravvicinato comporti una più difficile perdita di peso, altri l’instaurarsi di un senso di gonfiore. Ma se voi alla fine dei pasti non riscontrate alcun problema, continuate pure a mangiarla. Non sarà la causa del vostro soprappeso.

Come si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, sezione “Falsi miti e bufale“: “Alcuni componenti della frutta, come fibre e oligosaccaridi, possono, in effetti, rallentare, seppur in misura modesta, il transito del cibo attraverso il tratto gastrointestinale, dar luogo a dei processi di fermentazione e creare un accumulo di gas nell’intestino con conseguente sensazione di gonfiore. Questa situazione si verifica soprattutto in coloro che hanno una particolare sensibilità intestinale (colite ulcerosa, sindrome dell’intestino irritabile, meteorismo). In generale, se si escludono queste condizioni, non si riscontrano fastidi dopo aver ingerito la frutta a fine pasto e non ci sono studi scientifici o linee guida che sconsigliano di mangiare la frutta dopo i pasti“.

Mangiare un frutto alla fine di un pasto principale non nocivo, anzi, consumarlo fa sì che gli zuccheri che contiene vengano rilasciati nel sangue meno velocemente di quando si mangia la stessa frutta a stomaco vuoto. Numerosi studi scientifici indicano che includere abitualmente nella dieta almeno 5 porzioni di frutta e verdura è associato a un minore rischio per molte gravi malattie, come infarto, ipertensione, tumore al colon