ROMA – Ecco come bisogna mangiare per vivere a lungo: tre pasti al giorno e due spuntini, ma tutto nel giro di non più di dodici ore. E seguire una dieta vegana con aggiunta di pesce e latticini di pecora e capra dopo i 65 anni. E’ la ricetta di Valter Longo, ricercatore italiano di origine e californiano di adozione, che da anni si occupa del rapporto tra salute e nutrizione. Nel suo nuovo libro “La dieta della Longevità“, edito da Vallardi e anticipato da Paola Emilia Cicerone su L’Espresso spiega come gli alimenti possono diventare i migliori alleati per vivere più a lungo. Con una regola fondamentale: le proteine animali vanno limitate, mentre si deve abbondare con i legumi.
Tra i consigli, c’è quello che riguarda la Dieta Mima Digiuno, un regime da 800/1.000 calorie da seguire però per non più di cinque giorni ogni tre mesi, e sempre sotto il controllo di un esperto. Longo, però, non è un accanito sostenitore della riduzione calorica:
“Mangiare troppo poco non è gestibile né dal punto di vista sociale né da quello della salute, perché può compromettere il funzionamento del sistema immunitario. Cinque giorni di Dieta Mima Digiuno, invece, possono rigenerare l’organismo a livello cellulare e dei tessuti, agendo sul sistema immunitario e sulle cellule staminali e consentendoci di rimanere giovani più a lungo”, spiega a L’Espresso.
La Dieta Mima Digiuno permette di perdere soprattutto grasso viscerale, perché l’organismo risponde alla carenza di cibo sfruttando le risorse che già ha. “Inevitabilmente si perdono anche acqua e un po’ di massa muscolare, che si recuperano senza problemi nei giorni successivi”, spiega Longo all’Espresso.
Ma la Mima Digiuno è solo una piccola parte della Dieta della Longevità, che, spiega Paola Emilia Cicerone, nasce dalle sue esperienze: dalle ricette tradizionali di Molochio, il paesino calabrese di cui Longo è originario (“poca pasta e tante verdure e legumi”) all’esperienza nell’esercito che l’ha fatto ingrassare con una dieta ricca di carne e farinacei, ma gli ha spiegato cosa fosse la dipendenza da zuccheri.
La Dieta della Longevità, quindi, è una dieta vegana con poche proteine e con aggiunta di pesce, da seguire ogni giorno, “anche se qualche strappo è lecito”. Ispirata alla tradizione mediterranea. Si abbonda con i grassi vegetali, come olio di oliva e noci. Dopo i 65 anni la dieta deve essere più ricca e più varia, e quindi si possono integrare i latticini, meglio di di pecora o capra, e le uova.
Spiega L’Espresso:
La Dieta della Longevità per chi deve perdere peso prevede di mangiare tre volte al giorno – due pasti completi e uno spuntino, distribuiti nell’arco di dodici ore – e soprattutto di fare attività fisica: “È vero che in Italia siamo molto longevi, ma siamo anche tra i più malati, perché facciamo una vita sedentaria”, ricorda Longo.
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