Salute

Diabete, la vitamina K aiuta a proteggere dalla malattia

La vitamina K aiuta a proteggere dal diabete. Lo evidenzia una ricerca pubblicata su Cell Reports. La scoperta degli scienziati dell’Université de Montréal e dell’affiliata Montreal Clinical Research Institute (IRCM) è un passo avanti nella comprensione dei meccanismi alla base malattia, che colpisce una persona su 11 in tutto il mondo. Lo studio spiega come la vitamina K aiuti a prevenire il diabete e potrebbe portare a nuove applicazioni terapeutiche per quello di tipo 2.

Cos’è la vitamina K

La vitamina K è un micronutriente noto per il suo ruolo nella coagulazione del sangue, in particolare nella gamma-carbossilazione, una reazione enzimatica essenziale per il processo. Da diversi anni si ipotizza che questa vitamina, e quindi la gamma-carbossilazione, possa avere anche altre funzioni. Precedenti studi hanno suggerito un legame tra un ridotto apporto di vitamina K e un aumentato rischio di diabete, ma i meccanismi biologici con cui protegge dal diabete sono rimasti fino ad ora un mistero.

Nel loro studio, Mathieu Ferron, professore associato di medicina dell’UdeM e il suo team dell’IRCM, sono stati in grado di determinare per primi che gli enzimi coinvolti nella gamma-carbossilazione e quindi nell’uso della vitamina K erano presenti in grandi quantità nelle cellule beta pancreatiche, le stesse cellule che producono la preziosa insulina che controlla i livelli di zucchero nel sangue.

“È noto che il diabete è causato da una riduzione del numero di cellule beta o dalla loro incapacità di produrre abbastanza insulina, da qui il nostro vivo interesse per questa nuova scoperta”, ha affermato Mathieu Ferron, uno dei principali ricercatori in biologia molecolare, coinvolto nella ricerca. “Per chiarire il meccanismo cellulare mediante il quale la vitamina K mantiene la funzione delle cellule beta, era essenziale determinare quale proteina fosse presa di mira dalla gamma-carbossilazione in queste cellule”.

“Siamo stati in grado di identificare una nuova proteina gamma-carbossilata chiamata ERGP”, ha aggiunto Julie Lacombe, che ha condotto il lavoro nel laboratorio di Ferron. “Il nostro studio dimostra che questa proteina svolge un ruolo importante nel mantenimento dei livelli fisiologici di calcio nelle cellule beta al fine di prevenire un disturbo della secrezione di insulina. Infine, dimostriamo che la vitamina K attraverso la gamma-carbossilazione è essenziale affinché l’ERGP svolga il suo ruolo”. Fonte: Medical X Press.

Silvia_Di_Pasquale

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