Salute

Diabete, carenza di vitamina D aumenta il rischio: cosa mangiare

ROMA – Salmone, sgombro, aringa, tonno e anche ovomaltina: sono i cibi ricchi di vitamina D e tra i migliori alleati contro il rischio di sviluppare il diabete. Uno studio condotto presso la University of California San Diego School of Medicine e la Seoul National University ha sottolineato l’importanza della vitamina D per mettere l’organismo al riparo dal diabete. Secondo lo studio, infatti, una carenza di vitamina D è legata a un maggior rischio di ammalarsi di questa malattia.

Pubblicato sulla rivista PLOS One, lo studio ha coinvolto 903 individui, tutti sani e non a rischio diabete all’inizio della ricerca. Nel corso del periodo di osservazione nel campione sono stati diagnosticati 47 nuovi casi di diabete e 337 casi di prediabete (glicemia elevata ma non abbastanza per parlare di diabete). Ebbene è emerso che chi all’inizio dello studio epidemiologico presentava una concentrazione ematica di vitamina D inferiore a 30 nanogrammi per millilitro di sangue aveva un rischio di ammalarsi diabete di ben 5 volte maggiore di chi presentava valori di vitamina D uguali o superiori a 50 nanogrammi per millilitro di sangue.

Resta da appurare se questa relazione nasconda un meccanismo di causa ed effetto tra carenza vitaminica e diabete e se un’adeguata integrazione vitaminica prescritta per tempo possa impedire l’esordio della malattia nelle persone a rischio.

Tuttavia, questo nuovo studio sottolinea l’importanza di mantenere alti i livelli di vitamina D per prevenire la comparsa di diabete. Per questo motivo è fondamentale inserire nella propria dieta settimanale alcuni alimenti che sono ricchi di vitamina D. Come si legge sul sito di Airc, infatti, “un terzo del fabbisogno giornaliero di vitamina D proviene dall’alimentazione. I cibi in cui se ne trova di più – oltre a quelli che ne sono arricchiti a livello industriale, come molti cereali per la prima colazione – sono i pesci grassi (come salmone, sgombro e aringa), il tuorlo d’uovo e il fegato. Tutto il resto si forma nella pelle a partire da un grasso simile al colesterolo che viene trasformato per effetto dell’esposizione ai raggi UVB. Una volta prodotta nella cute o assorbita a livello intestinale, la vitamina D passa nel sangue. Qui una proteina specifica la trasporta fino al fegato e al rene, dove viene attivata”. Per questo motivo è fondamentale esporsi al sole, senza dimenticare mai di proteggere la pelle con un buon filtro solare.

Claudia Montanari

Recent Posts

Malinconia invernale, puoi combatterla con questi rimedi naturali: energia e buonumore anche col freddo

Scopri come una dieta ricca di nutrienti specifici può aiutare a migliorare l’umore e il…

6 giorni ago

La gonna di Rocìo Munoz Morales è la nuova ossessione chic: dimenticate tutto il resto

L'ex compagna di Raoul Bova quando si tratta di moda detta senza ombra di dubbio…

6 giorni ago

Hai sempre indossato il rossetto rosso nel modo sbagliato: se lo metti così sei elegantissima

Se metti il rossetto rosso così sarai elegantissima: gli errori da non commettere mai. Tutto…

7 giorni ago

Il regalo di Natale che mette d’accordo tutti è da Action e costa meno di 7 euro (ma le scorte stanno finendo)

C'è un dono perfetto per Natale, per coloro che vogliono risparmiare e far bella figura.…

1 settimana ago

Il look casual-chic di Diletta Leotta da copiare subito, ma la borsa costa come un’auto

Diletta Leotta stupisce sempre con i suoi look passando con disinvoltura da quelli chic a…

1 settimana ago

5 oasi segrete dove vivere un Capodanno indimenticabile: tra natura, avventura e panorami da sogno

Se vuoi vivere un Capodanno indimenticabile, non puoi perderti queste oasi segrete: tutti i dettagli…

1 settimana ago