Salute

Diabete: i carboidrati buoni e cattivi per la glicemia

ROMA – Quando si combatte con il diabete, i carboidrati possono essere molto insidiosi in quanto sono tra gli alimenti che, più di tutti, possono alzare i livelli di zucchero nel sangue. Tuttavia, gli esperti sono concordi nell’affermare che anche in caso di diabete i carboidrati non vanno banditi dalla dieta in quanto necessari per il benessere del nostro organismo. Tutto sta nel moderare le porzioni e nello scegliere i carboidrati giusti, ovvero quelli che non alzano i livelli di glicemia. I carboidrati sono una componente essenziale per l’organismo umano a patto che si scelgano carboidrati buoni, evitando quelli cattivi. Scopriamo allora quali sono.

I carboidrati buoni sono quelli costituiti da carboidrati complessi. Tra questi, troviamo: frutta e verdura, legumi, semi oleosi, frutta secca, cereali integrali. Il corpo necessita all’incirca il 65% di carboidrati per alimentare correttamente il sistema nervoso, il cervello e i muscoli. Tali organismi sfruttano queste sostanze come un vero e proprio combustibile necessario per il loro buon funzionamento.

Tra i migliori carboidrati buoni ci sono: verdura a foglia verde come cavolo e lattuga, legumi quali fagioli e ceci, semi come quelli di girasole, zucca e chia, frutta secca, in particolare mandorle e noci, cereali integrali tra cui riso integrale, grano saraceno, miglio, quinoa, cereali d’avena e crusca d’avena, pane e pasta integrali.

Tra i carboidrati cattivi, invece, ci sono tutti quei cibi ricchi di carboidrati raffinati come per esempio i prodotti zuccherati (in particolare quelli contenenti sciroppo di glucosio-fruttosio e altri dolcificanti artificiali), torte e biscotti e dolciumi confezionati, pane, pasta e riso bianchi, succhi di frutta (ricchi di zuccheri e additivi), bibite gassate. Questi alimenti, oltre ad essere nocivi per la salute di chi ha il diabete, sono anche ricchi di calorie vuote ovvero senza alcun valore nutrizionale.

Tra i carboidrati, il più importante e più utilizzato dal nostro organismo è senza dubbio il glucosio che, tra le numerose funzioni, è quello che serve al nostro cervello per soddisfare il suo fabbisogno energetico. Se la propria dieta non fornisce un apporto adeguato di carboidrati, l’organismo umano comincia a bruciare il grasso corporeo per soddisfare le sue esigenze energetiche. Anche se ciò può essere positivo per chi ha bisogno di perdere peso, in realtà non lo è perché, per alimentare il cervello durante questa fase di digiuno, il glucosio viene sintetizzato da amminoacidi, andando a esaurire il tessuto muscolare. Proprio per questo motivo è necessario apportare la giusta dose di carboidrati buoni.

Claudia Montanari

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