La dieta mediterranea può aiutare a proteggere dal cancro al seno, in particolare da una forma molto aggressiva di questo tumore. Secondo un maxi-studio condotto su oltre 62 mila donne (la cui salute è stata seguita per 20 anni) coloro che seguono fedelmente la tradizione mediterranea hanno un rischio inferiore del 40% di ammalarsi di cancro al seno ER-negativo, quello, cioè, che non dipende dagli ormoni estrogeni.
La ricerca è stata condotta da Piet van den Brandt dell’università olandese di Maastricht e pubblicata sull’International Journal of Cancer.
Gli esperti olandesi hanno confrontato il rischio di cancro al seno in donne che seguivano più o meno fedelmente i precetti della dieta mediterranea ed evidenziato gli effetti protettivi di questa tradizione alimentare rispetto a un tipo di tumore della mammella molto aggressivo che rappresenta circa il 30% di tutti i tumori del seno.
Questo non è del resto l’unico studio che sottolinea l’importanza di frutta e verdura nell’alimentazione delle donne per prevenire il cancro al seno. Da un altro studio condotto dall’Università della California di Los Angeles è infatti emerso che il rischio di sviluppare il cancro al seno in premenopausa è maggiore del 41% per le donne che hanno una dieta povera di nutrienti da giovani, ovvero a basso contenuto di frutta e ortaggi, ma ad alto contenuto di zuccheri e carni lavorate. In altre parole: il rischio diminuisce per le donne che seguono la dieta mediterranea.
I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 45.204 donne che avevano completato un questionario quando avevano tra i 27 e i 44 anni, riportando informazioni sulla loro alimentazione da adolescenti.
Utilizzando una tecnica che associa l‘assunzione di cibo con marcatori di infiammazione nel sangue, i ricercatori hanno assegnato un punteggio infiammatorio alla dieta di ogni donna. Le donne con una dieta a più alto punteggio infiammatorio durante l’adolescenza avevano un aumento del rischio di cancro al seno in pre-menopausa del 41% rispetto a quelle che hanno avuto il punteggio infiammatorio più basso.
“Durante l’adolescenza, quando la ghiandola mammaria è in rapido sviluppo e molto sensibile a fattori legati allo stile di vita, è importante consumare una dieta ricca di verdure, frutta, cereali integrali, noci, semi e legumi ed evitare un elevato apporto di zuccheri, carboidrati raffinati, carni rosse e trasformate”, ha spiegato una delle autrici, Karin B. Michels, presidente del Dipartimento di Epidemiologia presso la Fielding Schhool of Public Health della University of California-Los Angeles.
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