WASHINGTON – Pensare alla morte, anche senza volerlo, favorisce il senso dell’umorismo. Uno studio congiunto della Ouachita Baptist University e del Vassar College.
I ricercatori hanno spiegato questo meccanismo come una difesa del cervello: l’idea della morte, con l’ansia e l’angoscia che ne conseguono, stimolerebbe l‘aumento della creatività ironica. Questo processo, sostengono gli studiosi, scatta ogni volta che ci ritroviamo a riflettere sulla morte inconsciamente.
Nel caso in cui, invece, ci mettiamo consapevolmente a pensare alla morte, l’umorismo ci abbandona e al suo posto ci prendono tristezza e depressione, perché il pensiero cosciente della morte compromette la generazione di idee umoristiche.
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