MANHATTAN (KANSAS) – “Francesca, no, Federica, no, scusa, Alessandra”… vi succede spesso di avere questi pensieri, di non ricordare proprio il nome di chi vi sta davanti, o di chi avete incontrato magari solo qualche volta di sfuggita? Be’, se vi capita non preoccupatevi: il vostro cervello funziona benissimo. La ragione è molto più semplice: quelle persone non vi hanno colpito particolarmente.
E’ la teoria di uno studio della Kansas State University. Secondo i ricercatori la capacità di ricordare risiede nell’interesse di una persona, di un argomento, di una situazione.
Se questa persona, o questa situazione, ci coinvolgono, ci appassionano, allora avremo molte più probabilità di ricordarne dettagli e nomi. Quindi nulla a che vedere con una mancanza di memoria.
Lo stesso discorso si può applicare alla memorizzazione per fini scolastici o di apprendimento: abbinare nomi a situazioni interessanti per noi aiuta moltissimo. Utile soprattutto in questi tempi di esami…
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