ROMA – Valentina Vezzali portabandiera azzurra alle Olimpiadi di Londra. Ma chi è Valentina Pezzali? Si tratta di una fuoriclasse assoluta, una campionessa inimitabile, il simbolo di uno sport come la scherma sempre vincente, dove l’Italia è considerata una vera superpotenza, che nei grandi appuntamenti non tradisce mai. Valentina Vezzali nel Guinness dei Primati c’é già: è l’atleta che ha vinto più medaglie d’oro olimpiche, ma non solo quelle.
Nel Museo di Losanna tra i cimeli del Cio c’è anche una sua tuta. La chiamano la ‘cannibale’, l’equivalente di Eddy Merckx nel ciclismo, ma, come spesso capita ai vincenti nati, i trionfi non le hanno risparmiato invidie e gelosie. Come quando nel 2008 regalò il suo fioretto a Silvio Berlusconi davanti alle telecamere di ‘Porta a Porta’. Al premier disse: ‘Presidente da lei mi farei toccare” e quel ‘touche” malizioso le fece piovere addosso una marea di polemiche. “Uno spettacolo deprimente”, commentò Rosy Bindi. Lei si difese: “L’avrei fatto anche con Veltroni”. A Londra torna ad essere donna il portabandiera azzurro.
E’ la quarta volta, la seconda per la scherma 16 anni dopo Atlanta e Giovanna Trillini, un’altra fiorettista di quello che poi è diventato il Dream Team, figlia di una terra (le Marche) e una città (Jesi) che è stata e continua ad essere una fucina inesauribile di campioni. Con il riconoscimento del Coni a Valentina la scherma diventa lo sport più ‘premiato’ a livello di portabandiera azzurri nella rassegna a cinque cerchi. Con la Vezzali gli alfieri diventano sette (Edoardo Mangiarotti lo è stato due volte), superando l’atletica, sport olimpico per antonomasia ma da anni ormai in crisi di risultati. Prima della Vezzali e della Trillini di schermidori c’erano stati Nedo Nadi (Anversa 1920), Giulio Gaudini (Berlino 1936), e poi Mangiarotti (Melbourne 1956 e Roma 1960) e Giulio Delfino (Tokyo 1964).
Valentina Vezzali raccoglie l’eredità di Antonio Rossi, portabandiera a Pechino 2008, mentre prima della Trillini l’ultima donna a sfilare con il tricolore in testa era stata Sara Simeoni. A Londra molto probabilmente sarà la sua ultima Olimpiade. Anche se la scherma è uno sport dove l’età conta fino a un certo punto: Edoardo Mangiarotti si ritirò che aveva 41 anni. Proprio il grande Edo è nella scherma il record che a Valentina resta da battere. Difficilmente ci riuscirà visto che Mangiarotti di medaglie olimpiche ne ha messe al collo 13. Quasi il doppio di lei, che (per ora) si è fermata a sette, con tre ori individuali consecutivi (Sydney, Atene e Pechino) e due ori a squadre (Atlanta e Sydney); oltre all’argento individuale di Atlanta e il bronzo a squadre di Pechino. Cui si aggiungono sei ori mondiali e cinque europei, altro record per la scherma.
Il 14 febbraio scorso, giorno di San Valentino, Valentina ha compiuto 38 anni, ed è l’orgoglio del gruppo sportivo della Polizia (tira infatti per le Fiamme Oro). Sposata con il calciatore Domenico Giugliano, è anche mamma (suo figlio Pietro è apparso anche in uno spot televisivo). Davanti alle telecamere si trova a suo agio quasi come in pedana. Lo conferma la chiacchierata puntata di ‘Porta a Porta’; è apparsa anche in spot e perfino come ballerina a ‘Ballando sotto le stelle’. E ha prestato il suo volto e la sua voce in una campagna pubblicitaria contro la fame nel mondo. Un giorno disse: “Dopo tre trionfi di fila vorrei eguagliare un mito come Carl Lewis, che ci è riuscito quattro volte”. Ed é proprio questo per il traguardo di Londra, la sua quinta Olimpiade. “Nella vita bisogna porsi sempre nuovi traguardi e rimboccarsi le maniche per raggiungere ciò che sembra impossibile”. Ed questo è il segreto dei suoi trionfi.
A seguire le immagini della cerimonia al Coni. Oltre alla Vezzali, erano presenti il capo della Polizia Antonio Manganelli, Gianni Petrucci e Raffaele Pagnozzi (foto LaPresse):

Gianni Petrucci, Valentina Vezzali, Raffaele Pagnozzi
Gianni Petrucci, Valentina Vezzali
Antonio Manganelli, Gianni Petrucci, Valentina Vezzali
Valentina Vezzali, Gianni Petrucci
Valentina Vezzali
Antonio Manganelli, Valentina Vezzali, Gianni Petrucci, Raffaele Pagnozzi
Antonio Manganelli, Valentina Vezzali, Gianni Petrucci, Raffaele Pagnozzi












