RIO DE JANEIRO – Dal Summit della Terra di Rio, Greenpeace lancia la più grande campagna internazionale in difesa dell’Artico: www.SaveTheArctic.org. Attori di Hollywood, rock star, ambientalisti, esploratori polari e imprenditori si sono uniti all’organizzazione per chiedere la creazione di un santuario globale attorno al Polo Nord.
Tra loro anche Paul McCartney, Penelope Cruz, Robert Redford e la più grande boy band mondiale One Direction. Il lancio segue la “Ribellione Artica” degli orsi polari, partita in tutto il mondo. Gli orsi si sono recati nei luoghi iconici del Pianeta, come la grande muraglia cinese e il Taj Mahal, per richiamare l’attenzione sulla nuova campagna di Greenpeace in difesa dell’Artico.
Anche in Italia un orso polare ha fatto la sua apparizione a Roma, in Piazza San Pietro. Mentre a Rio de Janeiro, l’orso polare più grande al mondo – una mongolfiera di 12 metri – ha dato inizio alla campagna volando di fronte alla statua del Cristo Redentore. Bandire le attività di estrazione offshore e i metodi di pesca distruttivi dalle acque artiche. Proteggere l’area disabitata attorno al Polo Nord e proibirne l’inquinamento. È questo l’appello lanciato da Greenpeace, insieme alle star hollywoodiane e le altre personalità internazionali tra cui: Sir Richard Branson, Pedro Almodovar, Thom Yorke, Emily Blunt, Baaba Maal, Lucy Lawless, Javier Bardem, Dev Patel di Slumdog Millionaire e alcuni dei più famosi musicisti cinesi. E la lunga lista include nove premi Oscar, nove Golden Globe e quattro Grammy Award. La lista completa dei nomi è disponibile in fondo al comunicato stampa.
I loro saranno i primi cento nomi che verranno inseriti nella capsula artica, il progetto lanciato oggi da Greenpeace al Summit di Rio. Quando un milione di altre persone aggiungeranno il loro nome alla lista dei paladini dell’Artico, Greenpeace darà il via a una spedizione per porre la capsula sul fondale del Polo Nord, a una profondità di 4 km dal ghiaccio artico. Il luogo sarà contrassegnato da una “Bandiera per il Futuro” disegnata dai bambini che hanno partecipato al concorso globale del movimento Girl Guide.
L’appello di Sir Paul McCartney: “L’Artico è una delle regioni più belle e incontaminate al mondo, ed è in pericolo. Alcuni governi e compagnie vogliono aprire la strada alle perforazioni petrolifere e alla pesca industriale per fare all’Artico quello che hanno già fatto al resto del nostro fragile pianeta. È pura follia sperare di raggiungere i luoghi estremi del pianeta per trovare l’ultima goccia di petrolio quando le menti scientifiche più autorevoli ci stanno dicendo che dobbiamo abbandonare le fonti fossili per garantire un futuro ai nostri figli. In un preciso momento, in un luogo del mondo, dovremo prendere una posizione. Credo che il momento sia ora e il luogo sia l’Artico”. La vasta superficie attorno al Polo appartiene a tutti noi per due ragioni: è stata classificata dal diritto internazionale come zona di “Alto mare” e il suo fondale è stato dichiarato patrimonio comune dell’umanità. Tuttavia, a causa dell’innalzarsi delle temperature e dello scioglimento dei ghiacciai, gli Stati artici iniziano a rivendicare la proprietà del fondale per aprire le porte ai giganti del petrolio. La banchisa polare artica si è ridotta drammaticamente negli ultimi anni e, secondo gli scienziati, il ghiaccio del Polo Nord potrebbe presto scomparire.
“L’Artico è sotto attacco e ha bisogno che in tutto il mondo le persone facciano sentire la propria voce per difenderlo. – afferma Kumi Naidoo, direttore Esecutivo di Greenpeace International – Un bando sulle trivellazioni offshore e sulla pesca distruttiva costituirebbe una vittoria storica su chi minaccia questa preziosa regione e i quattro milioni di persone che la abitano. Un santuario in un’area disabitata attorno al Polo darebbe un colpo mortale agli inquinatori che cercano di colonizzarlo, senza infrangere i diritti delle comunità indigene”. Nelle prossime settimane Shell inizierà attività di estrazione esplorativa in due siti offshore dell’Alaska. Se dovesse riuscirci, la corsa al petrolio e al Polo subirà una brusca accelerazione. Anche il gigante petrolifero russo Gazprom quest’anno punta all’estrazione di petrolio offshore. “Le persone mi chiedono perché io, da africano, mi interesso così tanto all’Artico. La risposta è semplice: l’Artico è il refrigeratore del mondo, mantiene basse le temperature riflettendo l’energia solare grazie alla superficie di ghiacci. Oggi il ghiaccio si sta sciogliendo e il riscaldamento globale aumenta, minacciando esseri viventi e mezzi di sostentamento di ogni continente. A prescindere da dove veniamo, l’Artico è il nostro destino” – conclude Kumi Naidoo.
Oggi, 21 giugno, nella giornata in cui al Circolo Polare il sole non tramonta mai, Greenpeace invita i cittadini di tutto il mondo ad aderire alla campagna per salvare l’Artico, inserendo il proprio nome sul sito: www.SaveTheArctic.org.
Città del Vaticano
Sidney A Polar Bear is 'rescued' from Sydney Harbour by 'surf life-savers'. The Polar Bear is there to demand immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling and holds a banner reading "#Save The Arctic". The Sydney Opera House is one of many global landmarks being visited at dawn as part of a phased Arctic Rising that will follow the sunrise across the planet.
Bruxelles Polar bear scale Brussels' Town Hall to demand immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling. The town hall is one of many global landmarks being scaled today at dawn as part of a phased Arctic Rising that will follow the sunrise across the planet.
Cina, Grande Muraglia A polar bear climbs China's Great Wall to demand immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling. The Great Wall is one of many global landmarks being scaled today at dawn as part of a phased Arctic Rising that will follow the sunrise across the planet.
Berlino Greenpeace activist, disguised as a polar bear, protesting in front of the Reichstag building in Berlin. He demands immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling and holds a banner reading "Save The Arctic" in English and German. Greenpeace Eisbaer protestiert vor dem Reichstaggebaeude in Berlin gegen den Klimawandel. Er haelt Schilder mit der Aufschrift "Schuetzt die Arktis" und "Save the Arctic".
Berlino Greenpeace activist, disguised as a polar bear, protesting in front of the Reichstag building in Berlin. He demands immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling and holds a banner reading "Save The Arctic" in English and German. Greenpeace Eisbaer protestiert vor dem Reichstaggebaeude in Berlin gegen den Klimawandel. Er haelt Schilder mit der Aufschrift "Schuetzt die Arktis" und "Save the Arctic".
India A polar bear at India's Taj Mahal, to demand immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling. The Taj Mahal is one of many global landmarks being visited today at dawn as part of a phased Arctic Rising that will follow the sunrise across the planet.
India A polar bear at India's Taj Mahal, to demand immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling. The Taj Mahal is one of many global landmarks being visited today at dawn as part of a phased Arctic Rising that will follow the sunrise across the planet.
Londra A Greenpeace polar bear and the Mounted Household Calvary in central London. The polar bear is part of the Arctic Rising campaign, with polar bears appearing all over the world in major cities and at well known landmarks, to raise awareness about the threats to the Arctic and to ban drilling for oil and unsustainable fishing in Arctic waters.
Londra A Greenpeace polar bear and a policeman in front of Big Ben in central London. The polar bear is part of the Arctic Rising campaign, with polar bears appearing all over the world in major cities and at well known landmarks, to raise awareness about the threats to the Arctic and to ban drilling for oil and unsustainable fishing in Arctic waters.
Città del Vaticano A polar bear wonders Vatican City to demand immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling. Vatican City is one of many global landmarks being visited today at dawn as part of a phased Arctic Rising that will follow the sunrise across the planet.
Città del Vaticano A polar bear wonders Vatican City to demand immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling. Vatican City is one of many global landmarks being visited today at dawn as part of a phased Arctic Rising that will follow the sunrise across the planet.
Città del Vaticano A polar bear wonders Vatican City to demand immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling. Vatican City is one of many global landmarks being visited today at dawn as part of a phased Arctic Rising that will follow the sunrise across the planet.
Olanda Greenpeace activists together with a "polar bear" build an ice wall filled with oil to block the main entrance of the Shell HQ in The Hague. Greenpeace demands that Shell stops arctic oil drilling exploration. The activists were later arrested. EMBARGOED UNTIL FURTHER NOTICE!!
Mosca A polar bear on Moscow's Red Square to demand immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling. The Red Square is one of many global landmarks being scaled today at dawn as part of a phased Arctic Rising that will follow the sunrise across the planet.
Mosca A polar bear on Moscow's Red Square to demand immediate global action to protect the Arctic from destructive oil drilling. The Red Square is one of many global landmarks being scaled today at dawn as part of a phased Arctic Rising that will follow the sunrise across the planet.












