Sit-in di clown e acrobati a p.zza Montecitorio06

Montecitorio, in scena artisti del circo: clown e acrobati in piazza

18 Ottobre 2012 - di lbriotti

ROMA – L’Ente circhi, l’associazione di categoria del settore, adotterà entro dicembre un regolamento per il benessere degli animali su cui da diversi mesi sta lavorando una equipe di veterinari, esperti e docenti universitari. Per annunciarlo, la mattina di mercoledì 17 ottobre  decine di clown, giocolieri e acrobati si sono esibiti davanti a Montecitorio sotto lo slogan ‘Salviamo il circo’. Oltre alle esibizioni e al lancio di palloncini, i lavoratori del circo hanno distribuito alcuni biglietti omaggio per l’ingresso ai circhi.
L’evento ha richiamato a Roma anche i direttori dei complessi che fanno capo all’Ente nazionale circhi, decisi a far sentire la loro voce. “Scopo dell’evento – fa sapere l’organizzazione che ha tenuto una conferenza stampa alla Camera dei Deputati alla presenza di Carlo Giovanardi, Vittorio Sgarbi, Alessandro Meluzzi, Maurizio Chiesa e Michela Vittoria Brambilla – è quello di rispondere agli attacchi faziosi e discriminatori di cui i circhi sono stati fatti oggetto soprattutto nelle ultime settimane, a partire dal caso della giraffa e dai divieti imposti dai sindaci di Imola e Parma”.
Il presidente Ente Circhi Antonio Buccioni ha accusato la cultura bistratta delegittima il circo.  La conferenza stampa, spiega Buccioni, è “l’occasione per puntualizzare la vera realtà del circo in Italia, il suo valore sociale, storico, artistico e culturale; rivendicare la centralità della presenza degli animali negli spettacoli così come il pubblico chiede” . Vengono forniti anche una serie di dati utili a descrivere l’esatta consistenza del settore: numero dei complessi, addetti, specie animali, ammontare dei contributi derivanti dal Fus che, spiega il presidente Ente Circhi, ricevono solo le briciole: “L’1,5% del Fondo unico per lo spettacolo è destinato agli spettacoli viaggianti, ovvero 6,6 milioni di euro. Di questi, però, alle imprese circensi vanno meno di due milioni”.
Infine, una stoccata anche agli animalisti: “Per gli animali  -conclude Buccioni – il circo ha fatto tutto quel che poteva ce ne sono solo un terzo in pista rispetto a quelli che si esibivano negli anni ’50-’60. E le ideologie animaliste” che li vorrebbero fuori dai circhi “in un mondo dove si fa la fame non funzionano”.