Gina Lollobrigida e Vittorio Gassmann

“Fuori dal set”: gli scatti delle dive di Chiara Samugheo

13 Giugno 2012 - di marina_cavallo

TORINO – Il Museo Nazionale del Cinema di Torino dedica una personale a Chiara Samugheo, prima donna in Italia a diventare fotografa professionista. La mostra offre testimonianza dello stile unico e innovatore dell’artista che ha reinterpretato la fotografia di quegli anni ritraendo i protagonisti del cinema fuori dal set e lavorando per riviste di moda e di costume come Epoca, Stern, Vogue, Paris Match, Life, Vanity Fair. Oltre alle sezioni dedicate alle attrici, ai registi, agli attori, alle coppie che hanno fatto grande il cinema degli anni Cinquanta e Sessanta, la mostra espone anche le sequenze, le sperimentazioni grafiche, le copertine e i libri della fotografa.

In un percorso di 150 immagini di grande formato rivivono volti e sguardi del cinema italiano ma non solo apparsi sulle grandi riviste internazionali: da Vogue a Life, da Epoca a Stern, da Paris Match a Vanity Fair. Sono i divi nazionali, le “stelle familiari” – perdonateci l’ossimoro – che Chiara Samugheo, una delle pochissime fotografe professioniste del suo tempo, immortala con il suo stile pulito e originale, attento e rispettoso. Ecco allora Gina Lollobrigida con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Antonella Lualdi,  Sofia Loren e Monica Vitti, e poi Alberto Sordi con Silvana Mangano,  Fellini con Giulietta Masina, e ancora Clark Gable, Charlie Chaplin, Ursula Andress e tra i tanti divi lei, Claudia Cardinale scelta in una posa di sensuale giovinezza per il cartellone della mostra. Sottolinea Mauro Raffini, curatore della mostra: “Presentare per la prima volta, in modo organico, il lavoro di Chiara Samugheo qui a Torino, nuova mecca del cinema italiano e non, è un atto dovuto, un riconoscimento imprescindibile. La mostra offre uno spaccato quanto mai significativo di come lei abbia interpretato la fotografia dello star-system e del suo modo innovativo di cogliere l’affascinante mondo del cinema in maniera nuova e originale. Il grande scalone nello spazio immaginifico della Mole Antonelliana accoglie non solo le attrici, i registi, gli attori, le coppie che hanno abitato e fatto grande il cinema degli anni ‘50 e ‘60 ma anche le sequenze, le sperimentazioni grafiche, le copertine e i libri della prima e più importante fotografa italiana.”

Chiara Samugheo, al secolo Chiara Paparella comincia a lavorare come fotografa nel 1953, approdata a Milano dalla natia Bari, fa reportage di carattere sociale e usa lo strumento fotografico come mezzo per comprendere le persone. La svolta avviene nel 1955, alla Mostra del Cinema di Venezia, inviata dalla rivista Cinema Nuovo scopre un mondo nuovo e rimane folgorata dalla bellezza nella quale si ritrova immersa. Non è un “paparazzo” come tanti suoi contemporanei, non ruba scatti, i suoi soggetti sono consapevoli ma Chiara Samugheo riesce egualmente a catturarne la spontaneità perché l’immagine che produce non è mai costruita interamente, le luci artificiali sono ridotte al minimo, gli interventi in post produzione limitati. E’ come se tra i divi e la fotografa si stabilisse una sorta di familiarità profonda che lei non tradisce mai producendo scatti di grande bellezza.

“Fuori dal set” – Museo Nazionale del Cinema – Torino  7 giugno/23 settembre 2012