Napoli-Lisbona. Due mari una sola moltitudine (FOTO)

15 Novembre 2017 - di Claudia Montanari

Scostumista-Si parte da Napoli e si sceglie una destinazione nel mondo che con la capitale partenopea abbia un legame particolare, e se questo legame non è evidente a tutti a prima vista, attraverso il Calendario Di Meo scopriamo affinità artistiche, culturali, sociali e naturali che Napoli ha con altri luoghi.

La capitale portoghese è la protagonista del sedicesimo calendario Di Meo: “Napoli-Lisbona Due mari, una sola moltitudine”.

Il mare, i vicoli, la canzone, le strade affollate, il Barrio Alto come Spaccanapoli, sono similitudini evidenti e attraverso le immagini del fotografo Massimo Listri e gli interventi di firme illustri come Vittorio Sgarbi, Cesare de Seta, Maria Gabriella di Savoia, Gelasio Gaetani d’Aragona e la cantante portoghese Misia, scopriamo storie e aneddoti legati alle due città.

Come ci racconta Generoso Di Meo, ideatore del calendario e dell’evento che ruota attorno alla sua presentazione: ”Per unire Napoli e Lisbona in quest’ennesimo viaggio sospeso tra vino e fotografia d’artista, come sempre abbiamo cercato di comporre un mosaico di similitudini e storie, ora più note e affini, ora sfumate e sottese. Lisbona, proprio come Napoli, coltiva una palpitante e struggente nostalgia del futuro, di quello che potrebbe essere, di quello che sarà. Si tratta della Saudade, un concetto molto vicino a quello tedesco di Sensucht, una nostalgia del momento che si sta vivendo, come osserva Antonio Tabucchi, lo scrittore italiano innamorato della città del Fado e di Pessoa, nel suo libro più celebre, Sostiene Pereira. Una percezione comune, che affiora tra l’altro con intense e appassionanti sfumature poetiche, in tante canzoni del classico repertorio partenopeo.”

Roberto e Generoso Di Meo conducono con passione l’azienda di famiglia con sede nello splendido casale settecentesco appartenuto ai Principi Caracciolo in Irpinia. Qui producono dell’ottimo vino e da ormai 15 anni, scelgono location uniche per promuovere il calendario.

Il palazzo reale di Ajuda, è l’edificio che ha ospitato la presentazione del calendario 2018 e ricorda la reggia vanvitelliana di Caserta. Qui vii abitò una coraggiosa principessa italiana, Maria Pia di Savoia, tra le più amate regine del Portogallo che riunì intorno a sé tanti artisti, fra cui molti napoletani.

Il Palácio Nacional da Ajuda è frutto del desiderio di Re João VI del Portogallo, di costruire uno dei più grandi palazzi del mondo riempiendolo di ricchezze dell’Impero portoghese. Le camere, rimaste intatte dalla caduta della monarchia nel 1910, ci permettono di scoprire la fase originale dei momenti privati e politici che hanno definito la storia del Portogallo.

Queste magnifiche stanze ricche di arredi originali e collezioni d’arte, oltre ad ospitare un’interessante mostra di Jean Mirò che abbiamo avuto la fortuna di visitare tra un sorso di champagne e una chiacchiera tra amici, ha ospitato più di 800 invitati, tra cui Maria Gabriella di Savoia, Vittorio Sgarbi con Sabrina Colle, Duarte e Isabella di Braganza, Mubarak Al Sabah, Antonio Mexia, Pedro Cabrita Reis, Claudine de Cadaval, Lili Canecas, Massimo Listri, Antonia Dell’Atte, Giuseppe Lanza di Scalea e Ilaria Grillini, Carlo e Ana Cristina Nasi, Hugo O’Neill, Gelasio Gaetani Lovatelli, Noemi Marone Cinzano, Duilio Giammaria, Sergio Brio, Diana De Feo, Beatrice Ferragamo, Antonella Camerana, Guglielmo e Vittoria Giovanelli, Giulio e Assia Grazioli, Luis Saldanha, Joăo Brito e Cunha, Ottavio Fabbri, Isabelinha de Carvalho, Geraldine Grinda, Sofia Montereal, Victorio e Lucchino, Giuseppe Morabito, Paula Mateus, Josč Alberto Ribeiro, Nanni Rondanini, Sylvia Serra di Cassano, Guido Barendson, Nicoletta Piergentili, Benedetta Lignani Marchesani, Cesare Cunaccia, Lalla e Jacopo Franzan, Federico e Beatrice Gargallo, Eugenia Grandchamp e Guideau Corentin, Amyn Aga Khan…

Cena (ottimi gli gnocchi fatti arrivare dal Capri Palace), musica con piano bar di Fabrizio e Aurelio Fierro (figlio e nipote di Aurelio Fierro) e dj set hanno animato la serata e le imponenti sale del palazzo di Ajuda si sono fatte scenario di un melting pot di persone di ogni età provenienti da ogni luogo.

Un mix di mondanità e cultura che si fa attendere ogni anno con sempre più interesse, c’è già chi comincia a domandarsi dove ci condurrà Generoso Di Meo l’anno prossimo. Il mondo è grande e pieno di posti meravigliosi e Generoso ce li fa conoscere in modo fiabesco.

di Annapaola Brancia d’Apricena