Essere gentile a lavoro ripaga: come farlo in 10 punti

Essere gentile a lavoro ripaga: come farlo in 10 punti

14 Novembre 2022 - di Claudia Montanari

Essere gentile a lavoro, missione possibile. Poche cose sono rivoluzionarie come la gentilezza. E’ un gesto gratuito, un elisir della convivenza civile, alla base stessa delle relazioni nella vita privata e nel lavoro.

Essere gentile a volte può costare fatica, ma la grandissima parte delle volte è qualcosa di semplice, naturale e che dovrebbe venire spontaneo. Significa esercitare la capacità di ascolto, essere disponibili, relazionarsi con buone maniere senza forzature. Grazie è una parola chiave del dizionario della gentilezza, salutare (ricordare il nome della persona è un segno tangibile della nostra attenzione), e sorridere (un gesto empatico, che si traduce in una ricerca della condivisione degli stati d’animo). La gentilezza è un vero e proprio impegno che tutti dovremmo prenderci, per vivere meglio noi stessi e con gli altri.

Essere gentile sul posto di lavoro ripaga sempre

Essere gentile a lavoro può diventare parte del curriculum professionale ed essere persino una soft skill in grado di fare la differenza. Un’indagine di InfoJobs, piattaforma per la ricerca di lavoro online, ha rivelato che per otto italiani su dieci la gentilezza dovrebbe far parte delle “soft skill” da inserire in un cv, oltre ad essere un elemento determinante in fase di selezione. Secondo il 96% degli intervistati la gentilezza consente anche di aumentare la produttività.

Inoltre, quando ad essere gentile è il capo, si crea un clima più sereno, che fa ottenere il massimo dalle persone, che si sentono più motivate e responsabilizzate (lo ha detto il 93% delle persone intervistate). Ovvero: favorire lo spirito di squadra e la collaborazione, mostrare disponibilità a premiare i risultati e a non scaricare le colpe in caso di insuccessi, oltre alla capacità di ascoltare i bisogni del proprio team sono elementi vincenti per una leadership di successo, ma soprattutto… gentile!

Burabacio, aka Sabrina Ferrero, illustratrice e autrice attraverso i suoi profili social condivide spunti e pensieri sull’importanza della gentilezza, in tutti i momenti della vita. Dal 2018 ha instaurato una sua vera e propria rubrica, “Sii Gentile”, nella quale esorta i suoi followers a compiere piccole azioni gentili alla portata di tutti, gesti semplici ma capaci di lasciare il segno in chi ci sta attorno, e in noi stessi!

Sii gentile a lavoro: il manifesto in 10 punti

Da qui nasce l’idea di InfoJobs e Burabacio del Manifesto “Gentilezza sul lavoro: Mission Possible” per raccontare quanto basti poco a renderla una missione possibile in 10 spunti

1. Saluta quando entri o esci da un posto di lavoro. Esagera chiedendo: “come va?” e ascolta la risposta!
2. Aiuta un collega: meno competizione e più collaborazione uguale si lavora meglio!
3. Offri un sorriso e, se vuoi strafare, anche un caffè!
4. Mettiti nei panni di un tuo collega per 5 minuti. Scoprirai che è un essere umano, anche se a volte non sembra.
5. Conta fino a 10 prima di parlare quando la situazione è tesa. Parla bene, comunica meglio!
6. Cerca la soluzione e non l’assoluzione o il capro espiatorio.
7. Festeggia i traguardi raggiunti tuoi e altrui. Si lavora meglio quando i nostri meriti vengono riconosciuti.
8. Stabilisci un tetto massimo per le lamentele quotidiane: 10 minuti? 15 minuti? Il restante tempo usalo meglio!
9. Usa le parole: “per favore” “scusa” e “grazie” sul lavoro. Per un ambiente lavorativo gentile usa parole gentili.
10. Fai notare un talento a chi lavora con te o per te. Perché far notare solo i difetti? E se proprio devi farlo critica l’idea o il progetto e non la persona.

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