Caffè: 3 utilizzi in cucina
Il caffè è senza dubbio la bevanda più consumata al mondo, in tutte le sue versioni. C’è chi lo preferisce lungo, ristretto, doppio, macchiato; dal caffè al ginseng fino al caffè verde, ce n’è per tutti i gusti.
In Italia, però, il caffè è molto di più che una semplice miscela da mandare giù. Una tazzina di espresso è un momento di piacere, per staccare la spina dagli impegni, lasciare i problemi fuori dalla porta del bar o della cucina e godersi un attimo di spensieratezza, da soli o in compagnia di amici, parenti, colleghi, al mattino per darsi la carica o dopo i pasti, per pulire la bocca.
Questo concentrato di aromi e gusto, però, non è solo questo. Il caffè, con gli anni, è diventato un alleato in cucina per tutti coloro che amano sperimentare, osare, accostarlo a piatti dolci e salati per esaltarne i gusti, senza mai prevaricarli.
Quante ricette abbiamo provato col caffè o le abbiamo anche solo sentite nominare, dal classico e intramontabile tiramisù fino ai rollè di carne con riduzione al caffè.
Scopriamo, allora, in quanti modi si può utilizzare per preparazioni salate e dolci, tra grandi classici e piatti pieni di estro e creatività.
Chi penserebbe mai di accostare il caffè ai legumi. Eppure, per il suo aroma complesso e il suo gusto deciso il caffè può essere impiegato alla stregua di un vino rosso o di un buon cioccolato fondente. In purezza, aggiunto a salse e sughi, può conferire quasi un sapore esotico ai piatti.
In una zuppa di fagioli, cotta magari con della carne di maiale, il caffè può donare maggiore rotondità al piatto, specie se unito a una salsa a base di vino rosso, con cui andare a sfumare il brodo della zuppa.
Il caffè, nelle ricette a base di carne, è perfetto nelle marinature. Che sia vitello, manzo, maiale o costata, il caffè può essere impiegato come una spezia, per far marinare la carne, in un bagno di caffè liquido e vino oppure cotto in una salsa, in abbinamento a senape, limone, zucchero e cacao.
Si può preparare anche un mix di polveri da impiegare sempre nelle marinature a secco, mescolandolo con zucchero, sale, cacao, coriandolo. In questo modo si può conservare persino per un mese e impiegare anche nelle panature per cotolette di maiale, vitello o pollo.
Il dessert è senza dubbio quella tipologia di preparazione che ha conosciuto più da vicino e prima di altre l’impiego del caffè.
Basti pensare al Tiramisù, già citato, ma anche al gelato, alla mousse, alla cheesecake. Quel suo retrogusto amaro è perfetto per chi non ama i dolci troppo stucchevoli.
In questo caso diventa tutta una questione di varietà. Abbinato con altre spezie come peperoncino, cardamomo, noce moscata o cannella, dovrà contenere note speziate, con lo zenzero, invece, si sposa bene l’arabica, mentre la miscela Haiti è perfetta in abbinamento ai frutti di bosco.
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