GIACARTA – Morta per aver lavorato 30 ore di fila. E’ successo a Mita Diran, una giovane ragazza indonesiana una copywriter della Y&R Group Indonesia.
Mira si lamentava spesso dei suoi turni di lavoro frenetici e usava Twitter e Tumblr per lamentarsi dei turni di lavoro disumani a cui veniva costretta. A ottobre per esempio aveva twittato: “Più tempo passo in ufficio, più penso che mi convenga portare il letto qui in ufficio.”
Il suo ultimo tweet, pubblicato il 14 dicembre, invece diceva: “30 ore di lavoro e continuo con ritmi frenetici.” Poche ore dopo, Mira ha avuto un attacco di cuore ed è entrata in un coma da cui non si è più risvegliata. Le cause della morte della donna sono state subito attribuite ai ritmi di lavoro eccessivi. In un articolo di un giornale locale è stato scritto che Mira stesse lavorando da tre giorni quando ha subito l’attacco di cuore.
Mira non è la prima persona ad essere morta per il troppo lavoro. A maggio del 2013, Li Yuan, un ragazzo di 24 anni si è accasciato sulla sua scrivania. Il giovane dipendente della Ogilvy & Mather China è andato in arresto cardiaco dopo aver lavorato tutti i giorni fino alle 11 di sera per un mese.
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