Categories: cucina

Sushi, in Italia tanti ristoranti giapponesi ma solo 50 sono “autentici”: come riconoscerli

ROMA – In Italia i ristoranti giapponesi sono tantissimi, molti aperti negli ultimi anni con il boom della moda del sushi. Ma non tutti sono autentici, anzi in realtà quelli che fanno sushi 100% fedele alla tradizione nipponica sono meno di 50. Ma allora come riconoscere uno autentico da uno che non lo è? Giulia Cacopardo per Il Fatto Quotidiano ha intervistato Annalena De Bortoli, coordinatrice dell’Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi. Ecco alcuni passaggi:

Quanti sono in Italia i ristoranti giapponesi? I ristoranti a insegna “giapponese” sono infiniti: nella sola Milano se ne contano più di 400. Di “autentici” giapponesi a Milano – sempre tenendo come termine di paragone il capoluogo meneghino – ce ne sono meno di una ventina e, in totale, forse meno di una cinquantina in tutta Italia.

Cosa s’intende per “autentico” giapponese? S’intende un ristorante in cui lo chef o uno dei titolari sia giapponese, quindi conosca profondamente la tradizione gastronomica giapponese, le metodologie di preparazione del cibo, le materie prime tipiche e che poi scelga di usarle secondo il proprio stile – tradizionale o anche contemporaneo – con la consapevolezza di quali materie andrebbero selezionate, di come trattarle e di come servirle.

E allora come riconoscere i finti dagli autentici?

I ristoratori e gli chef “non giapponesi” in genere non conoscono la tradizione e spesso utilizzano il sushi come strumento di comunicazione e promozione del proprio ristorante per poi servire non solo sushi, ma anche altri piatti che nulla hanno a che vedere con la cucina giapponese. Molti ristoranti a insegna “giapponese” sono cinesi e spesso i ristoratori abbinano le due cucine, perché utilizzano alcune materie prime simili, come il riso, la soia o il vino di riso, che fanno parte anche della cucina tradizionale cinese. Mediamente lo chef di un ristorante non autentico giapponese non ha studiato per anni cucina giapponese ma ha semplicemente, in genere, assistito uno chef giapponese per qualche mese o ha seguito corsi specifici di qualche settimana. Pertanto è difficile che abbia la capacità effettiva di selezionare il pesce, di tagliarlo, condirlo e proporlo nel modo corretto, parlando di sushi.

Tutta una serie di distinzioni si possono poi fare anche per materie prime, come la soia giapponese e il sake dei quali esistono tante varietà e qualità e che vanno selezionati anche in base al piatto che viene preparato. Non sempre chi ha una formazione poco approfondita di cucina giapponese utilizza i prodotti giusti. Il wasabi è una radice giapponese piccante di colore verde che in Giappone si grattugia direttamente davanti al cliente. In Italia è di difficile reperibilità, quindi è usato di solito in polvere o in pasta.

aavico

Recent Posts

Il borgo uscito da una fiaba: le case colorate sul mare e un centro di pietra intatto

Tra storia millenaria, tradizioni popolari e paesaggi mozzafiato, il borgo si distingue per cultura, artigianato…

5 ore ago

Tech neck, lo smartphone invecchia il collo di 10 anni: 5 esercizi per evitarlo

L’uso intensivo di smartphone e tablet causa dolori cervicali e accelera l’invecchiamento cutaneo del collo.…

17 ore ago

La Notte nel Cuore, altro colpo di scena: Canan si riprende tutti i suoi soldi

Nuovo colpo di scena nella soap La Notte nel Cuore, che porterà scompiglio negli equilibri…

23 ore ago

Se non sai cosa metterti a Natale, ci pensa Action: questo splendido abito costa solo 6 euro

All'outfit di Natale quest'anno ci pensa Action, che ha messo in promozione uno splendido abito…

1 giorno ago

La Notte nel Cuore, nella puntata del 9 dicembre cambierà tutto: cosa succede dopo le nozze di Sevilay

Nelle prossime puntate de La Notte del Cuore, un colpo di scena influirà sul rapporto…

2 giorni ago

Finalmente un look invernale da ufficio elegante ma comodo: Caterina Balivo ci mostra la strada

Caterina Balivo apre la strada per il look da ufficio più ricercato di questo inverno,…

2 giorni ago